Report assemblea 18 Novembre: Potere al Popolo
Report Assemblea 18 Novembre 2017: Potere al Popolo
Partito dal Piemonte, dopo un viaggio che mi è sembrato eterno, alle 8,00 di mattina ero già davanti il Teatro Italia. Dopo circa 1 ora buona sono arrivati i compagni romani dei Clash City Workers che hanno cominciato a montare striscioni e banchetti. L’avanguardia del’Ex OPG è arrivata intorno alle 10,00 e l’atmosfera si è accesa di vita. Alla spicciolata sono arrivati i partecipanti, all’inizio per lo più, vecchi militanti poi tanti giovani, con il grosso dei napoletani arrivati con il pullman.
L’assemblea è iniziata intorno alle 11,45. Per riuscire dominare la platea mi sono piazzato in balconata, accanto alla regia.
Alla mia destra un gruppo nutrito di supporters napoletani Ex OPG, che ogni tanto lanciavano lo slogan “Lottare, creare, potere popolare”. Durante qualche intervento, l’emozione prendeva il sopravvento ed allora staccavo e mi riposavo un attimo.
A mente fredda devo riconoscere che questi incoscienti dell’EX OPG mi hanno dato una bella mattonata (e credo non solo a me).
Sono tornato indietro al gennaio 2002 quando davanti al carcere dell’Ucciardone a Palermo, durante il processo a Gaetano Badalamenti, lanciammo il Forum Sociale Antimafia di Cinisi dicendo al cronista RAI che avremmo portato migliaia di compagni e compagne il 9 maggio. Ricordo che il giorno dopo Giovanni Impastato ed i Compagni di Peppino, preoccupati, ci chiamarono per sapere cosa volessimo fare. In poco meno di tre mesi però quel forum vide la sua nascita.
Ho visto lo stesso entusiasmo in questi compagni, la stessa incoscienza che ha spiazzato tutti.
In questi 15 anni, di vita della nostra associazione, abbiamo girato in lungo e in largo l’Italia, parlando di Antimafia Sociale e mai di Legalità, perchè come dice giustamente il Prof. Aragno che ieri era presente “la legalità senza giustizia sociale è solo prepotenza“. oggi posso dire che l’assemblea del 18 novembre, per le parole usate, la loro schiettezza e semplicità, potrebbe essere uno spartiacque per i movimenti in Italia, ed è forse l’unica occasione per ricomporre le divisioni ed avvicinare vecchi e nuovi compagni, per tornare a parlarsi e a stare insieme nelle piazze, nelle strade e perchè no anche ai seggi.
Tra tutti gli interventi, una frase anzi un detto socialista mi ha colpito profondamente:
“Siete piccini perchè siete in ginocchio, alzatevi e diventerete dei giganti” Vuoi vedere che questa pazzia ci farà diventare tutti dei giganti?
In coda al resoconto finale troverete i due video tratti da Facebook con l’intera assemblea filmata dai compagni dell’EX OPG
Buona Lettura e buona visione
Elio Teresi
RADIO AUT PER L’ANTIMAFIA SOCIALE
REPORT ROMA 18 NOVEMBRE 2017
TEATRO ITALIA: POTERE AL POPOLO
Ore 11,50: Inizia l’assemblea convocata dai compagni dell’ex OPG di Napoli; a Roma l’appello è stato raccolto dai Clash City Workers che hanno trovato in pochissimo tempo il teatro Italia che ci ha ospitato. Gli interventi previsti sono stati oltre 40 e si sono fermati alle 16,30; era previsto un saluto da parte di Nicoletta Dosio che però non è potuta intervenire. L’ultimo intervento è di Salvatore dell’EX OPG che prova a fare una sintesi politica ed anche a rilanciare le iniziative successive. A questo report mancano circa 4-5 interventi, me ne scuso ma la stanchezza dopo 5 ore di assemblea e 10 ore di pullman TO-RO, alla lunga si sono fatti sentire.
Viola (Ex OPG) – Non è facile fare un intervento, dopo l’appello; noi avevamo una visione diversa del percorso del Brancaccio. Guardandoci intorno è chiaro che non è facile capire cosa fare. Molti di noi l’anno scorso ci siamo impegnati per il referendum; quella costituzione che abbiamo difeso, ci interroga e ci spinge a mettere in pratica quello che abbiamo detto e fatto. Noi viviamo in un paese sempre più povero dove la disuguaglianza sociale prende sempre più campo; quello che vorrei dire è che siamo costretti a fare una battaglia non solo di difesa ma anche di attacco. Proviamo a fare una cosa, facciamo le cose al contrario, a prescindere dai percorsi di ciascuno di noi non abbiamo più nulla da perdere. Mi è venuta in mente una frase dell’Internazionale di Fortini, dove era il NO proponiamo il SI. Per noi nel nostro territorio queste opportunità sono state il mutualismo ed il controllo popolare; a poco a poco ci siamo riconquistati pezzi di territorio abbandonati: e secondo noi bisogna restituire al popolo il potere di decidere.
Dopo la giornata di oggi, penso che ci dovremo riaggiornare, con un programma semplice e snello, per poi andare tra la gente.
Stefania (Almaviva) 1600 lavoratori licenziati, con una vertenza vergognosa; i lavoratori hanno deciso di non rinunciare al proprio salario. I colleghi che hanno deciso di portare avanti la vertenza, hanno pagato un prezzo altissimo; ma io oggi sono molto emozionata, perchè l’altro ieri abbiamo vinto la vertenza. Abbiamo subito l’arroganza dei padroni; dobbiamo tornare ad essere protagonisti, e quindi potere al popolo.
Manuela ( ) – E’ bello essere qua, perchè io sono una ragazza figlia di migranti; sono nata a Santa Maria Capua Vetere e lunedì mattina, dovrò recarmi in questura per dare le mie impronte digitali per il nuovo permesso di soggiorno. Io credo che tutta la questione dello ius soli, non riguarda soltanto i migranti, perchè i miei diritti sono i vostri diritti. Noi siamo un esperimento sociale, quello che stanno facendo a noi migranti, lo faranno a tutti voi dopo, sul posto di lavoro, nelle scuole, nelle piazze; il popolo è quell’insieme di persone che costruiscono dal basso il potere popolare
Prof. Giuseppe Aragno : stiamo lanciando una proposta politica, io penso che mai come in questo momento, ci sia stata corrispondenza tra quello che hanno proposto che hanno proposto i ragazzi dell’Ex OPG e la situazione del paese reale; le leggi fatte negli ultimi anni sono di fatto già fasciste; stanno lavorando a fare un centro sinistra, ma quale è il centro? Io vengo da una città che è una piccola avanguardia; tutto quello che possiamo fare noi è riprenderci le istituzioni. Abbiamo sbagliato, dovevamo assediare il parlamento; è necessario che ci sia una fortissima unità di base. “Siete piccini perchè siete in ginocchio, alzatevi e diventerete dei giganti” ( detto dei padri socialisti).
Giovanni (USB Livorno): credo che oggi non abbiamo niente da perdere, dobbiamo irrompere in questa scena; dobbiamo essere presenti nelle contraddizioni di questo paese. Dobbiamo essere un treno.
Silvia ( Movimento NO TAP): siamo un gruppo di compagni e compagne leccesi, che ha colto di slancio l’appello fatto dai compagni napoletani;
Ci siamo proprio detti: Socialismo o barbarie.
Pensiamo che la difesa dei territori deve essere al centro della nostra proposta politica; il TAP sarà un’opera che stravolgerà completamente la nostra storia. Per cacciare via chiunque specula, Lecce accetta la sfida.
Eleonora Forenza ( PRC): la pazzia oggi è un sentimento rivoluzionario; oggi in primo luogo voglio nominare Assunta Signorelli e Fabio Vettorel ancora detenuto da più di 4 mesi nel carcere di Amburgo; noi dobbiamo continuare a connettere le lotte in giro per l’Italia, noi non siamo sicuri di superare il quorum e neanche di raccogliere le firme; noi dobbiamo ricostruire un senso comune di appartenenza della politica senza delegarlo.
Penso che bisognerebbe partire da una rottura con chi ha costruito questa linea; bisogna anche pensare che la rivoluzione noi l’abbiamo davanti.
Mario ( ): ( Manca l’intervento)
Spazio Pueblo CAVA dei Terreni – Noi siamo una piccola realtà in provincia di Salerno; forse oggi dovremmo parlare di coraggio, non solo a partire dai compagni che hanno convocato questa assemblea; credo che sia coraggioso anche denunciare i contatti tra fascisti, borghesi e criminalità. Oggi qui ci siamo anche grazie alle lotte che ogni giorno portiamo avanti nel nostro territorio, per denunciare gli affari che le mafie fanno con le istituzioni, penalizzando i lavoratori che vengono pagati 4 euro. Immaginiamo un percorso dove gli apparati politici siano spazzati via, attraverso una forte unità di base.
Maurizio Acerbo (PRC) L’unico obiettivo è quello di organizzare una sinistra di classe, vicina al popolo; il tipo di approccio è quello di usare parole molto semplici, pur leggendo tonnellate di libri.
Roberto (Autoconvocati scuola) – il grosso merito di questo nostro percorso è quello che parte dalle lotte e riparte dalle lotte; la legge 107 è figlia di quella riforma Berlinguer. Noi oggi tutte le ambiguità di questi anni, le stiamo tenendo fuori e su questo dobbiamo puntare.
Oscar (Ass. Equal Mantova) – Ieri sera a Mantova è venuto Renzi e gli abbiamo ricordato le sue responsabilità; restituiamo e diamo centralità ai territori abbandonati, i piccoli centri. Vorrei ringraziare tutte le compagne e i compagni che hanno fatto parte delle Brigate di Solidarietà Attiva. Noi non abbiamo persone da piazzare, ma di “pazziare” un poco.
Rete Alternativa al G7 (Bergamo): vivo in provincia di Bergamo Seriate; a Bergamo c’è stato il G7 dell’agricoltura, portato avanti da una ventina di militanti, costruendo un controvertice, che ha portato tante realtà più di 100, partecipando ad un dibattito politico che ci ha permesso di conoscere i ragazzi di Napoli, di ripartire dal mutualismo, dalla solidarietà e dall’autorganizzazione e difesa del territorio. Dobbiamo costruire un Noi collettivo che ci permetta di unire le lotte in tutta Italia.
Turigliatto (Anticapitalista): abbiamo dietro di noi venti anni di politica liberista; non possiamo non tenere conto di questa difficoltà; i nostri nemici sono i padroni, l’Europa liberista e capitalista, le forze politche che hanno gestito questi percorsi, che hanno fatto la guerra. Tutto è stato distrutto, ma noi non partiamo dalle elezioni ma dalle mobilitazioni; una proposta semplice, tutte le forze devono dire cosa pensano di questo processo (forze politiche e forze sociali); noi apparteniamo a quelle classi sfruttate, dobbiamo aiutarle a tornare protagoniste
Sandro Medici () – Chi come me aveva creduto in un tentativo sincero, ha avuto una delusione crudele; il Brancaccio è stato l’ultimo tentativo di costruire una prospettiva a sinistra (MDP, Possibile, Sinistra Italiana); qui si respira un altra aria, lontana dalle segrete stanze e si prefigge di aprire una stagione ed al contrario si vuole autorappresentare. Dopo questa assemblea posso dire che il vivo è vivo e scalcia e vuole cambiare il mondo.
Eddy (Direzione Opposta): ci siamo anche perchè stavolta possiamo parlare e non contestare; Napoli non è una anomalia e oggi ci stiamo confrontando non per cambiare le facce ma il quadro. Vogliamo costruire una spazio di discussione nuovo ed aperto; non basta però l’entusiasmo ed il coraggio; c’è un vuoto politico, ci sono tante lotte e spesso le realtà politiche non riescono a costruire percorsi comuni. Dobbiamo ragionare anche della prospettiva perchè forse manca l’idea rivoluzionaria; sulla prospettiva elettorale, c’è bisogno di una proposta politica e su questo ci vogliamo spendere.
Emanuele (Ast Terni) – Io vengo da una fabbrica in lotta su una vertenza, con una battaglia dura senza stipendio; per costruire qualcosa insieme, bisogna partire dall’assioma che nella realtà la gente si è assuefatta alla vittoria del neoliberismo capitalista.
Italo di Sabato (Osservatorio Repressione) – Questo governo usa la crisi per restrigere le libertà ed aumentare la repressione, colpendo le lotte sociali con denunce, fogli di via: questa assemblea ha un grande merito la legittimità si riconquista nella quotidianità. Noi abbiamo il dovere di rompere con l’emergenzialismo, che poi fa approvare le leggi speciali repressive e porta avanti il concetto giustizialista della legalità.
Tiziana (Pisa) – A Pisa il centro sociale Beni Comuni è stato sgomberato, ma hanno deciso di rilanciare una prospettiva elettorale che ha dato due consiglieri che danno battaglia su tutto; ma in città cresce un clima di destra. Noi adesso stiamo costruendo un percorso di cittadinanza che punta al recupero degli spazi abbandonati. Uno dei problemi più seri in questi giorni è la discussione sui Daspo su cui MDP si è astenuta.
Carmine (Città Futura) – Di questa assemblea se ne sentiva veramente il bisogno; vengo da una assemblea di lavoratori abruzzesi dove una multinazionale sta spostando l’azienda in Slovacchia; questa assemblea è stata definita una pazzia, ma è anche un sogno capace di analizzare la realtà per cambiarla. Bisogna mettere al centro della questione proprio il potere al popolo: abbiamo però bisogno di organizzarci e le elezioni saranno secondarie se l’unione delle classi proletarie sarà raggiunto. Questo è percorso che restituisce il potere al popolo.
Niccolò (PCI): – unità tra partiti e movimenti, sindacati e centri sociali; il partito comunista vuole mettere al centro il lavoro sul territorio. E’ un paese che istiga all’odio. Ogni giorno regaliamo 80 milioni al giorno ad eserciti e polizie.
Marina (insegnante): finalmente c’è una assemblea dove possiamo dirci le cose senza limiti; io mi definisco una insegnante militante; oggi quella che dovrebbe essere una scuola plurale, laica e consapevole sta creando una devastazione del pensiero, con studenti come polli in batteria ed i docenti sottoposti al giudizio di un dirigente che li valuta. La scuola non è più l’interesse principale per qualcuno, non solo ma in questo momento sta bloccando la piena attuazione della cittadinanza nel nostro paese; questo disegno affonda le sue radici molto lontano. Sta per partire una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare su una scuola di tutti, che affronta il problema dell’inclusione sociale.
Fabiola Il merito che ha avuto questa assemblea è quello di rimettere al centro il Potere al popolo; ci sono due strade una che porta solo alla esperienza elettorale, un altra che invece ci porta al ritorno sui territori che è più importante. E’ necessario creare un nuovo fronte di liberazione nazionale.
Rete di autorganizzazione popolare – La crisi che stiamo vivendo detta l’agenda del capitale; di fronte a questa situazione dobbiamo essere all’altezza dell’attacco del capitale. Dobbiamo considerare
la scadenza elettorale uno dei problemi; e poi bisogna essere capaci di progettare un lavoro di analisi collettivo sul capitale.
Stefano (Avellino): Questa assemblea mi lascia interessato ma non pienamente convinto; le periferie e le province gridano aiuto e vanno coinvolte, non solo nominandoli ma organizzandoli.
Sirio (Senso comune) : Il progetto ha suscitato molta attenzione e non era scontato; vedo anche una rottura con le pratiche che in questi anni hanno allontanato le classi popolari. Penso che non basti una lista di sinistra, bisogna costruire un campo largo della sinistra popolare. IL discorso va incentrato su tutti coloro che non hanno voce e che non riusciamo a raggiungere.
Massimiliano Murgo: Dio è morto, il Brancaccio pure ma questa assemblea ha molti spunti positivi.
Claudia (EX OPG): Proposte di sintesi: 1) Sovranità e potere popolare, diritti e riappropriazione dei propri territori
Aldo Rotolo: (Sinistra Lazio) Intervento non trascritto
Salvatore (EX opg) : intervento conclusivo interamente video registrato nella secoda parte della diretta
Mancano a questa sintesi altri sei sette interventi: sono però tutti raccolti nella registrazione integrale, suddivisa in due parti che l’ex OPG ha messo on line e di cui gli siamo grati.
Fate girare e diffondete questo report, è una occasione unica di controinformazione militante.
RADIO AUT PER L’ANTIMAFIA SOCIALE