Radio Aut racconta: corteo CNT
Trapani, 21 Aprile 2012
Arrivaru i pirati…
In una Trapani assolata e piena di bandiere granata e comitati elettorali si è svolto ieri il corteo dei lavoratori della CNT. Un corteo di un centinaio di persone con tante bandiere si è snodato dalla prefettura fino all’ingresso dei Cantieri al porto e si è concluso con un’assemblea davanti ai cancelli. Il corteo era aperto da un enorme striscione “La dignità non si sgombera” e faceva riferimento all’intervento della polizia che ormai quasi una settimana fa ha liberato la nave occupata dagli operai per più di sette mesi. Abbiamo raccolto tante voci lungo il corteo e abbiamo ascoltato la voce degli operai. In particolare uno di loro, Antonio Di Cola ci ha raccontato la loro storia, le loro iniziative di lotta per difendere il posto di lavoro e le prospettive.
Ci hanno detto che la cosa che può aiutarli maggiormente è quella di amplificare la loro storia, perché più gente conoscerà la storia di questi pirati, forse avrà più forza e coraggio per rompere il silenzio della rassegnazione per scendere in strada e rivendicare i propri diritti.
Ieri a Trapani abbiamo visto in questo corteo una grande determinazione, che è il frutto di una consapevolezza che solo la lotta paga; i pirati nel corso di questi mesi hanno perso dei compagni di strada e questo era prevedibile; ma sentire parlare Antonio durante l’assemblea di voler creare una cooperativa per autogestire il cantiere mi ha riportato indietro nel tempo ad un’altra lotta ed un’altra storia, che bloccò la chiusura di uno stabilimento.
Dieci anni fa, Radio Aut raccontava e partecipava alle lotte degli operai Fiat di Termini Imerese davanti i cancelli dello stabilimento; alcune realtà palermitane e Radio Aut fecero incontrare gli operai argentini della Zanon (oggi FA.SIN. PAT. Fabrica sin Patron) con le tute blu termitane; fu u incontro storico e molto emozionante.
La lotta di quegli operai che fece scuola in tutta Italia, 10 anni fa impedì la chiusura dello stabilimento FIAT di Termini Imerese; la chiusura invece, l’anno scorso è stata facilmente realizzata proprio perché gli operai decisero di non lottare, sperando in una soluzione politica ed istituzionale. Il risultato è che oggi lo stabilimento è chiuso e gli operai sono tutti in cassa integrazione e le prospettive sono nere all’orizzonte.
Oggi di quella storia restano alcune foto che vogliamo inserire in questo album che è un po’ la nostra memoria.
Ai ribelli dell CNT non possiamo che augurare che la loro lotta abbia successo e che la loro storia venga raccontata dovunque; ecco perché averli con noi all’11° FORUM SOCIALE ANTIMAFIA sarà anche un importante occasione per fare memoria delle loro lotte per costruire un futuro diverso.
A questo link potrete trovare l’intervista ad Antonio Di Cola e alcune fotografie
Sicilia Sicilia Sicilia mia,
c’è cu mancia e cu talia
Ava finiri sta camurria!!