#INVALSI: No Grazie! Prove Boicottate in tutta Italia.
Oggi per la prima volta dal 2007 (anno in cui furono introdotti in via sperimentale i Test Invalsi), la scuola ha detto No al sistema di valutazione nazionale. Lo sciopero proclamato per oggi dai COBAS non avrebbe avuto questo successo senza il contributo fondamentale degli studenti.
I dati non sono ancora ufficiali, ma si parla di intere città dove l’astensione dalle prove ha raggiunto percentuali superiori al 50% e chi è entrato, o ha lasciato il test in bianco o li ha consegnati pieni di scarabocchi e frasi tipo “VALUTATO NON SCHEDATO”; si sono svolte poi iniziative molto originali in giro per l’Italia da Palermo con NO INVALSI tutti al mare a Napoli dove un corteo di migliaia di studenti ha attraversato la città. Di fronte a questa opposizione che gli stessi osservatori dell’INVALSI hanno giudicato inusuale e mai accaduta dal 2007, la risposta del ministro Giannini e del sottosegretario Faraone è stata sconcertante. Il ministro Giannini ha parlato di fatto molto grave e di sabotaggio delle prove, che comunque sempre secondo il ministro, sono stati fatti dall’80% degli studenti; il sottosegretario Faraone ha detto invece che boicottare le prove INVALSI è stato un fatto indecente.
Crediamo che sarebbe invece culturalmente e moralmente mafioso nascondere domani i risultati dei test di quest’anno: se ci fosse un ministero con dignità dovrebbero dichiarare nulle le prove. Noi sappiamo che questo tipo di test altro non è che un sistema di valutazione aberrante che negli stessi Stati Uniti è stato criticato ed in alcuni stati messo da parte (per chi ne volesse sapere di più www.radioaut.org/informa/prove-invalsi-no-grazie-perche-sono-inutili/).
Ecco un reportage della giornata di oggi:
Palermo
Bari
Napoli
Bologna
Ancora più interessanti sono state le foto inviate ai quotidiani ed ai social network da parte degli studenti che hanno deciso di fare la prova, annullandola con frasi, disegni e slogan NO INVALSI. Abbiamo raccolto i più interessanti:
Comunque è chiaro che il Test Invalsi rappresenta in toto il modello Renzi applicato con il Jobs Act e con la Buona Scuola: precarizzare la cultura ed il lavoro, limitare la diversità ed il dissenso, creare automi lobotomizzando le menti: a tutto questo oggi la scuola ha detto un NO deciso, ma la lotta continua.