Minchiata #8 – La muraglia
Minchiate. Spigolature di un compagno scomodo
rubrica a cura di Salvo Vitale
L’uomo nasce libero,
poi ci pensa il capitalismo a schiavizzarlo,
facendogli credere di essere migliore o peggiore di un altro
sulla base del reddito,
costringendolo più o meno a vivere una vita bella o brutta
a seconda dell’appartenenza ad una classe sociale ricca o povera.
Con il tempo mi sono accorto
che in testa abbiamo solo un sacco di cazzate
e che queste cazzate ci fanno stare male,
ormai anche la nostra vita sta diventando una gigantesca bugia,
è diventata finta,
una girandola d’illusioni,
un gratta vinci quando invece non vinci.
Credo sia arrivato il momento di rimettere la realtà al centro
per creare le basi per una società diversa.
Quella in cui tutti hanno diritto
ai privilegi dei pochi
e i pochi hanno diritto, vuoi chiamarlo dovere?,
a dividere l’infelicità dei molti.
Tanti altri che lo hanno creduto
e sono stati risucchiati dal turbine dell’autodistruzione
o dal ritorno sapiente dei più forti.
E allora?
Non è detto che tutto debba tornare ad essere sempre lo stesso,
deve esserci un modo per spezzare la muraglia
sedimentata da secoli di brutalità.
Rifacimento di una breve nota a firma Massimo Falcone sul blog 18.12.11