#NISCEMI – ANCORA DENUNCE PER GLI ATTIVISTI #NO MUOS
Denunciati dalla polizia cinque attivisti niscemesi per “esplosioni pericolose” e “lancio pericoloso di oggetti”. In data 20 gennaio 2015, in concomitanza con il lancio del terzo satellite della costellazione Muos, alcuni attivisti del locale comitato che si oppone all’entrata in funzione del sistema satellitare si sono ritrovati di fronte il cancello principale della base NRTF di contrada Ulmo per compiere un’azione dimostrativa. Sono stati “lanciati” di fronte all’ingresso deserto, giusto in concomitanza con il lancio del satellite, quattro fuochi pirotecnici in segno di protesta contro la decisione della marina statunitense di effettuare comunque le operazioni di lancio del terzo satellite nonostante sull’installazione niscemese penda ancora il giudizio del Tar Sicilia. Un’azione innocua e priva di qualunque carattere di pericolosità.
I giochi pirotecnici esplosi infatti sono classificati tra quelli di “libera vendita”, “non classificati tra i prodotti esplodenti” e non sono “destinati alla vendita ad un pubblico di età inferiore ai 14 anni”. Prodotti innocui, incapaci di determiare qualunque pericolo, destinati addirittura alla vendita ai minorenni. Eppure i solerti esecutori degli ordini americani, i poliziotti del commissariato di Niscemi, hanno ritenuto l’azione particolarmente pericolosa da meritare una denuncia penale. L’ordine è arrivato dalla U.s. Navy e i poliziotti, sempre inclini ad assecondare le richieste americane, hanno celermente obbedito denunciando i cinque attivisti che ora rischiano il carcere. Le forze dell’ordine, come sempre accade, hanno ciecamente messo in atto quanto richiesto dai militari Usa, senza nemmeno premurarsi di raccogliere ciò che restava delle fiaccole (come testimoniano le foto allegate).
Dal nostro punto di vista registramo ancora una volta un accanimento nei confronti degli attivisti, denunciati per fatti che definire reati è quanto meno ridicolo data l’assenza di pericolo nell’azione in oggetto. Un accanimento che però continua ad infangare il ruolo degli attivisti, che ormai hanno battuto qualunque record di denunce, superando il malaffare e la mafia. Tutta questa attenzione è certamente dovuta al fiato sul collo del padrone americano. Il comitato di Niscemi, che collettivamente rivendica l’azione ed esprime massima solidarietà ai denunciati, giudica questa ulteriore provocazione un attentato al senso del ridicolo, superato da tempo ormai dalla questura e dai suoi agenti. A noi rimane l’amaro in bocca per un trattamento da criminali che, se queste sono le accuse, ci inorgoglisce. I veri pericolosi, tra droni, bombe e proiettili, non stanno certamente fuori da quella base.