No Muos No Mafia Tour: si parte!
L’idea di un tour per i luoghi che in questi anni hanno visto la nostra associazione in giro per l’Italia tra compagni di lotta e storie di resistenza, nasce da una festa di ferragosto passata tra aquilani, napoletani, valsusini, romani ed ovviamente tanti e tante compagne palermitane.
La proposta è quella di unire la nostra lotta con tutte quelle esperienze di resistenza siciliane e non che ci hanno visto crescere nel nostro lungo percorso di lotta con la nuova resistenza sociale e civile del popolo No Muos di Niscemi. Negli ultimi anni di lotte ne abbiamo raccontate tante e le abbiamo anche vissute come se fossero nostre, come se il girare in lungo e in largo fosse una contaminazione di modi e forme nuove per raccontare nelle forme più belle la resistenza di questi anni, orfani di un movimento che a Genova qualcuno voleva far scomparire e che invece sembra più vivo che mai. Fino a gennaio saremo in giro per la Sicilia ed ovviamente Palermo, Cinisi, Niscemi saranno tappe obbligate insieme a tante altre località. dopo le feste cominceremo a spostarci dall’Emilia alla Val Susa, da Genova a L’aquila,scendendo sempre più a sud. Ovviamente la conclusione di questo lungo viaggio sarà Cinisi, dove anche il prossimo anno torneremo.
La resistenza alla mafia, e quindi anche al MUOS proseguendo il percorso storico che dai contadini dei Fasci Siciliani giunge a Peppino Impastato è antimafia sociale solo se al fenomeno mafioso ed alla costruzione delle parabole, si contrappongono delle dinamiche storiche e sociali che ne rappresentino la contraddizione e il superamento. Pensiamo sia dunque necessario “non restare chiusi nelle stanze” dell’antimafia istituzionale, ma guardare alla materialità e alla concretezza delle masse siciliane, ai loro bisogni e all’articolazione delle loro relazioni economiche e sociali.
Felicia Bartolotta Impastato, mamma di Peppino, durante un incontro con un partigiano della Brigata Stella Rossa e con un reduce dell’eccidio di Marzabotto, disse: “c’è bisogno di una nuova resistenza antimafia”. Questo bisogno è tanto più vero se si è disposti a riconoscere la mafia come sistema di sfruttamento e di dominio basato sul privilegio e sulla privazione dei diritti, catalizzatore di disoccupazione, esclusione sociale, sottosviluppo e corruzione.
Occorre allora pensare ad una rete di movimento antimafia costituita da realtà diverse, nate nelle svariate contestualità territoriali quali comuni, quartieri, scuole, università e luoghi di lavoro. Rete che avvii percorsi di lotta e mobilitazione contro la privazione dei diritti e per una loro massiccia estensione, opponendosi all’esclusione sociale e allo sfruttamento dei migranti, dei senza casa, dei disoccupati e degli studenti.
Vi invitiamo dunque a seguirci e a venirci a trovare nel corso di questo lungo ma entusiasmante percorso che toccherà la Sicilia e l’Italia fino a tornare a Cinisi, dove da 12 anni molte delle realtà a noi legate si incontrano, si confrontano e si contaminano nella grande occasione del Forum Sociale Antimafia.