#PALESTINA: L’ APPELLO PER IL DIRITTO AL RITORNO
Handala sarà un pò provato dopo aver visto il dibattito parlamentare in Italia sul riconoscimento dello stato di Palestina; è evidente che anche stavolta le pressioni della comunità israeliana sia in Italia ma anche e soprattutto all’estero hanno avuto la meglio. Il governo israeliano dopo lo smacco dal governo francese, ha tirato un sospiro di sollievo per le due mozioni approvate oggi in parlamento: la prima quella presentata dal Pd su cui è confluita anche SEL che ha rinunciato alla sua, la seconda presentata da NCD e Ap con l’appoggio di SC che non appoggia tale riconoscimento fino alla fine delle violenze mentre la mozione del Mov. 5 Stelle è stata bocciata; il governo ha detto si a tutte e due e credo che una cosa del genere non sia mai accaduta nella storia dell’Italia parlamentare. Sono troppi gli interessi anche economico-militari tra Italia ed Israele: in base all’accordo di cooperazione Italia-Israele firmato nel 2012, il Ministero della difesa sul bilancio 2015 dovrà spendere 53,8 milioni di euro (una piccola parte dei 190 milioni totali per dotarsi entro il 2016 del nuovo sistema satellitare OPSAT 3000 di fabbricazione israeliana (il nostro MUOS), un nuovo sistema satellitare ad alta risoluzione ottica per l’osservazione dell’intero globo terrestre. Il satellite è molto facile da manovrare ma è programmato per funzionare per periodi brevi (max sette anni), quindi non oltre il 2022/23. E’ previsto che il personale italiano sia addestrato in Israele prima e dopo il lancio del satellite 2016 e le aziende che gestiranno il tutto sono oltre a Finmeccanica in Italia l’IAI – Israel Aerospace Industries; tale collaborazione ovviamente è un equo scambio perchè l’Alenia Aermacchi fornirà all’aviazione israeliana 30 velivoli da addestramento avanzato M-346 con un investimento di 600 milioni di euro.
E’ chiaro quindi che tale approvazione, a nulla serve alla causa palestinese; il governo di Israele ha esultato mentre da Ramallah è arrivato uno striminzito “grazie”.
Da parte nostra riteniamo che tutte le mozioni presentate erano e sono riduttive perchè non prendono in considerazione il diritto al ritorno di tutti quei palestinesi che in questi decenni hanno vissuto la diaspora dalla Palestina; anche per questo motivo abbiamo sottoscritto l’appello “Per non dimenticare….il diritto al ritorno” perchè oggi mentre Israele continua a costruire colonie ed a scacciare i palestinesi dai loro territori, milioni di palestinesi vivono in esilio in Giordania, Siria, Libano, Iraq e tanti altri paesi.
Pubblichiamo l’appello con la richiesta che possa circolare su tutti i siti e le pagine fb che hanno a cuore la Palestina e la sua lotta!
Al Mukawama!!! NO PASARAN
Per non dimenticare… il diritto al ritorno
I luoghi della diaspora palestinese
Siamo donne e uomini che ritengono che il diritto al ritorno sia un punto irremovibile e centrale
per il futuro del popolo di Palestina. Nessun risarcimento potrà mai ripagare le sofferenze e le
privazioni di decenni di diaspora, ma il riconoscimento di questo diritto è l’unico modo per dare
una soluzione all’occupazione delle terre palestinesi.
Crediamo perciò che si debba ricordare a noi e al mondo che l’occupazione ha generato un esodo
forzato del popolo di Palestina e che oggi ci sono palestinesi in Libano, come in Giordania, Siria,
Iraq e altri Paesi – non ultimo il nostro Occidente – ma che ci sono palestinesi rifugiati nella stessa
Palestina.
Partendo da queste considerazioni stiamo organizzando per il prossimo mese di agosto una iniziativa internazionale per portare
contemporaneamente quattro missioni a Gaza, Cisgiordania, Libano e Giordania. L’obiettivo è la riaffermazione del diritto al ritorno.
L’ebraicizzazione di Israele – punta più alta del programma neocoloniale del sionismo – esclude il diritto al ritorno dei non ebrei, e
dunque dei palestinesi nati in quelle stesse terre e dei loro discendenti. La nostra presenza in quei paesi vuole denunciare questo
trattamento intollerabile e razzista. Una missione che metta al centro la questione dei diritti dei rifugiati, tutti i loro diritti.
Il tema del diritto al ritorno per il popolo di Palestina, ignorato da troppi, dentro e fuori il mondo arabo-mediorientale, non può essere
eluso o messo da parte in nome di altre e pretestuose compatibilità. Le quattro delegazioni ricorderanno le vittime delle stragi e
porteranno ai palestinesi la solidarietà politica e il sostegno umano.
Per realizzare questo progetto lanciamo da oggi una sottoscrizione nazionale, dando così continuità al positivo lavoro messo in
campo da anni dal Forum Palestina e dal Comitato per non dimentica Sabra e Chatila e proseguito nel dicembre 2013 / gennaio 2014
a Gaza dalla delegazione “Tutti a Gaza 2013”.
Siamo quindi pronti per raccogliere le vostre adesioni per formare le quattro delegazioni Per non dimenticare il diritto al ritorno.
Quello del prossimo agosto sarà un appuntamento importante perché ci darà la possibilità di conoscere la realtà di Gaza,
Cisgiordania, Libano e Giordania incontrando tutte le forze e le organizzazioni politiche e sociali che lì lavorano e operano.
Vogliamo che l’iniziativa che ci accingiamo a prendere, in collaborazione con i nostri amici palestinesi, con i quali da anni lavoriamo
insieme nel Comitato internazionale Per non dimenticare Sabra e Chatila e con il quotidiano libanese Assafir, sia un momento,
centrale, di un percorso che deve prevedere iniziative su tutto il territorio italiano da svolgersi prima e dopo il mese di agosto con al
centro “il diritto al ritorno”. Intendiamo, inoltre, tessere un filo con il lavoro che il Comitato Per non dimenticare Sabra e Chatila ha
svolto negli ultimi anni. La nostra presenza in Libano, come a Gaza, Cisgiordania, Giordania è finalizzata a denunciare una realtà
inaccettabile e drammatica che ha origine dall‘occupazione della Palestina.
Il nostro invito è rivolto a quanti in questi anni hanno lavorato a fianco del popolo palestinese, combattendo l’occupazione e
condannando il sionismo. Siamo senza equilibrismi dalla parte dei diritti dei palestinesi, “senza se e senza ma..”, ma nello stesso
tempo respingiamo qualsiasi approccio antisemita e razzista. La pregiudiziale antifascista e anticoloniale è pertanto per noi centrale.
Vi chiediamo di farci pervenire nel tempo più breve possibile le vostre intenzioni di partecipare – attraverso la scheda qui
allegata – per consentirci di organizzare al meglio la visita. Nelle prossime settimane vi faremo sapere regole date e costi della
missione.
Scheda preadesione in versione PDF
Bassam Saleh, Ismail Fawzi, Nabil Kheir, Sami Hallac, Yousef Salman, Ahmed Dawud, Ma’moun Al Barghouti, Hakeem
Abu Jaleela, Mohammed Hamdan, Mariagiulia Agnoletto (Salaam ragazzi dell’olivo – Milano), Enzo Apicella (cartoonist),
Goretta Bonacorsi, Enzo Brandi, Sergio Cararo (direttore di Contropiano), Andrea Catone (direttore di Marx XXI),
Antonietta Chiarini, Tullia Chiarini, Blanca Clemente, Mimmo Colaninno, Geraldina Colotti (Monde Diplomatique),
Comitato Fasano per la Palestina (Fasano – Br), Marinella Correggia (giornalista, attivista per la pace), Tonia De Guido
(Comitato Palestina – Bologna), Eliana Ferrari, Mirca Garuti (laboratorio multimediale Alkemia – Modena), Rodolfo Greco
(www.palestinarossa.it – Milano), Luciano Ianni (attivista pro-Palestina – Roma), Enzo Infantino (attivista pro-Palestina –
Calabria), Kalamu (gruppo musicale calabrese), Tonio Leone (attivista per la Palestina – Fasano), Alessia Leonello, Stefania
Limiti (giornalista, Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila – Roma), Pati Luceri (docente e attivista pro-Palestina –
Lecce), Francesco Maringiò (presidenza internazionale Centro Studi Correspondances Internacionales), Miriam Marino,
Marcella Masperi, Mariano Mingarelli (Associazione Italo Palestinese – Firenze), Nicolò Monti (direttore Labato TV),
Maurizio Musolino (giornalista, Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila – Roma), Loretta Mussi (attivista pro-
Palestina – Roma), Flavio Novara (Laboratorio multimediale Alkemia – Modena), Gustavo Pasquali (Comitato per non
dimenticare il diritto al ritorno – Roma), Ivano Poppi, Laura Pugnaghi (Rete 1° marzo), Roberta Ravoni, Carmen Ricci,
Dominique Sbiroli (Comitato con la Palestina nel cuore – Roma), Massimo Sgarzi, Elio Teresi (Radio Aut per l’antimafia
sociale – Palermo), Ornella Terracini, Marta Turilli (Comitato con la Palestina nel cuore – Roma), Jacopo Venier (direttore Libera TV), Maria Raffaella Violano (Presidente Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese), Lucio Vitale.