Risposta al comunicato di Casa Memoria e del Centro Impastato
Pubblichiamo il comunicato del Forum Sociale Antimafia in risposta a quanto comunicato dal Centro di documentazione Peppino Impastato e da Casa Memoria
Il Forum sociale antimafia è stato chiamato in causa da un comunicato che Casa Memoria e il Centro siciliano di documentazione hanno inviato ai vari contatti raccolti in questi lunghi anni di lotte comuni, e pubblicato, su personale iniziativa sul sito www.peppinoimpastato.com Come realtà facenti parte del Forum, non nascondiamo stupore, sconcerto e amarezza di fronte a posizioni personali sempre più distanti dallo spirito che, a partire dal 2002 ci ha portato a sperimentare insieme una forma politica impegnativa come quella del forum sociale. Da quell’ormai lontano 2002, da quella scelta di modalità orizzontali e partecipate di collaborazione e organizzazione è passata molta acqua sotto ponti e nel comunicato nulla resta della nostra orizzontalità assembleare, della nostra capacità di ricercare mediazioni tra realtà costituzionalmente diverse ma orientate verso un solo obiettivo, quello di “un mondo diverso possibile”: le dinamiche democratiche di un forum sociale sono lontane, nonostante in questi dieci anni centinaia di realtà abbiano trovato nel Forum di Cinisi uno strumento forse unico nel panorama politico nazionale, attraverso il quale elaborare proposte e condividere analisi e pratiche anche molto differenti tra loro.
Rivendichiamo rispetto per le iniziative politiche che anche quest’anno cercheremo di portare avanti come Forum; non crediamo che le scelte che hanno portato Giovanni Impastato ad abbandonare l’Associazione Peppino Impastato e i compagni di Peppino, e a condividere la decisione del Centro Impastato di non aderire al Forum, diano diritto di esprimere frettolosi giudizi nei confronti di chi vuole continuare a proporre le giornate del Forum. Proprio in questi giorni moltissime realtà, siciliane e non, stanno sviluppando – nella consueta forma assembleare – i possibili contenuti delle giornate del maggio prossimo e ancora una volta alla testa di ogni riflessione, di ogni proposta e di ogni decisione si pongono quei compagni che in quegli anni hanno condiviso il percorso politico di Peppino Impastato.
Ci teniamo pertanto a precisare a tutti coloro che con sconcerto avessero trovato nel comunicato del Centro Impastato e di Casa Memoria un’idea di crisi del clima aperto, costruttivo, fertile e creativo del forum di questi dieci anni, che tale visione non corrisponde alla realtà. Nessuno dei passaggi organizzativi dei forum degli anni precedenti è mai avvenuto in assenza di Giovanni Impastato e di Umberto Santino, il quale solo negli ultimi tempi ha deciso di non partecipare ad alcun momento di confronto collettivo e a chiedere con e-mail spazi che nessuno gli ha mai negato: ogni valutazione di quanto accaduto, a un anno di distanza, è parziale e risulta offensiva per il lavoro che ognuno di noi conduce dentro le assemblee e nei territori affinché le giornate di Cinisi offrano, come negli altri anni, una sintesi di esperienze e riflessioni.
Nel comunicato si parla di una presunta contestazione ai danni di Umberto Santino e del sindaco, che sarebbe avvenuta a conclusione del corteo del 9 maggio scorso: si tratta di una fantasiosa ricostruzione di fatti già da tempo discussi e chiariti: nessuno ha contestato Santino o il sindaco di Cinisi, ma la presenza – non prevista – sul balcone di casa Badalamenti al momento dell’assegnazione simbolica dell’immobile all’”Associazione Giuseppe Impastato”, di personaggi che nulla avevano a che fare con la lotta alla mafia ma solo con la passerella. E le passerelle non piacevano a Peppino né tantomeno piacciono a noi. Abbiamo invitato come ogni anno con spirito unitario il Centro Impastato e Casa Memoria a partecipare al Forum e alla costruzione collettiva delle iniziative per questo 9 Maggio 2011, auspicando che contraddizioni e questioni irrisolte pregresse potessero essere affrontate in un clima più disteso, senza stravolgere il programma di lavoro. La risposta è stata affidata a un comunicato privo di considerazioni politiche: si fa riferimento a singoli e discutibili episodi senza che si avverta il bisogno di un confronto vero di posizioni sull’eredità di Peppino, a partire dalle lotte degli anni ’70, sino all’esigenza di collegare le esperienze di quegli anni ai nuovi movimenti e alle nuove resistenze, da Genova ai NO TAV, alle lotte per gli spazi sociali, per i migranti, per l’ambiente, contro la violenza e soprattutto contro la mafia. In tal senso Il Forum è stato, pur con tante contraddizioni, officina di partecipazione e di gestione democratica delle iniziative e ha tentato di dar corpo e gambe a quell’antimafia “sociale” che sola può essere in grado di superare l’antimafia rituale, istituzionale e da passerella.
In questi anni abbiamo incontrato centinaia di associazioni e migliaia di compagni, abbiamo scambiato le nostre esperienze e lottato insieme. Questa storia è riconosciuta e va rispettata, perché è parte della storia del movimento antimafia degli ultimi decenni e non può essere liquidata con poche battute utili solo a stravolgere i fatti e a rompere un fronte che in questi anni ha prodotto notevoli risultati. Vogliamo far sapere a tutti che le realtà del forum sono ben diverse da quel bozzetto caricaturale e grottesco che è stato tratteggiato.
Avremmo volentieri discusso con Umberto e con Giovanni dei contenuti di cui ci stiamo occupando o delle questioni organizzative che da sempre bisogna affrontare per mettere in piedi un’iniziativa ben riuscita, avremmo in sostanza avuto il piacere di ripetere il faticoso iter di ogni anno, ma purtroppo si è scelta la strada della dissociazione e della rottura traumatica con motivazioni poco comprensibili.
Ci rammarichiamo sinceramente che la questione sia stata resa di pubblico dominio con modalità comunicative che non appartengono né al Forum né all’esperienza politica dello stesso Peppino Impastato: sarebbe stato più corretto politicamente intraprendere all’interno del forum un confronto democratico e paritario, senza pretese dirigistiche, come abbiamo sempre auspicato e ci siamo sforzati di fare. Ci amareggia verificare che l’assenza di una condivisione progettuale abbia potuto portare a strumentalizzare pubblicamente alcune prese di posizione degli scorsi anni, senza fornire alle migliaia di potenziali lettori alcun dato o resoconto credibile, rischiando di indebolire un gruppo che è riuscito a conseguire negli ultimi anni grandi risultati.
Il Forum anche quest’anno proverà ad offrire a tutti coloro che vorranno venire a Cinisi una serie di dibattiti, confronti su esperienze di lotta, proiezioni, momenti musicali e artistici, un campeggio e l’ormai storico corteo del 9 maggio. Auspichiamo che le assenze annunciate si possano colmare e che le divergenze si possano risolvere in un corretto confronto, con una sola pregiudiziale: confronto democratico e paritario e niente protagonismi. Peppino appartiene a tutto il movimento antagonista e nessuno ha il diritto di accaparrarsene la figura o di parlare di “appropriazioni indebite”.
Cercheremo di lavorare con l’impegno di sempre per fornire la più attuale declinazione del percorso politico di Peppino, ricominciando dalle contraddizioni reali che un sistema economico, politico e sociale sempre più aggressivo ci pone davanti agli occhi. Ripartiamo da noi e da voi, dalle esperienze reali di lotta, da tutti coloro che in questi anni hanno reso possibile questa nostra esperienza collettiva e speriamo che ogni iniziativa pensata per quelle giornate, sia essa del Forum o di altre realtà cui va tutto il nostro non retorico augurio, abbia come unico e vero fine il ricordo di Peppino, in nome di una prassi reale di memoria storica, che sappia evitare il vuoto delle celebrazioni e dei rituali per farsi Nuova Resistenza.
FORUM SOCIALE ANTIMAFIA
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