Radio Aut fin dall’inizio ha voluto essere promotrice di un dialogo tra due forme di resistenza, quella contro la mafia e quella contro il fascismo. Tale intento si è concretizzato nella costruzione di diversi momenti di confronto con i Partigiani della “Brigata Stella Rossa” (operante durante l’occupazione nazi-fascista nel territorio di Marzabotto, in provincia di Bologna) e quelli della “7ª GAP” (attiva nel territorio bolognese e protagonista della Battaglia di Porta Lame).
Da questi momenti di incontro prendono le mosse i progetti “Voci delle Resistenze”, “Uniti dalle Resistenze” e la realizzazione del 1° “campeggio delle resistenze”, svolto nel Parco Storico di Monte Sole (Marzabotto), che nell’ottobre del 1944 era stato teatro dell’eccidio nazi-fascista .
L’idea di questo progetto prende forma in occasione di un concreto atto di resistenza vissuto durante le giornate di lotta degli operai della FIAT di Termini Imerese nel dicembre 2002. È in quell’occasione che l’associazione entra in contatto con un gruppo di compagni giunti da Bologna a portare solidarietà ed aiuto ai lavoratori siciliani in lotta ed è quindi da quel semplice contatto che ha preso vita un virtuoso percorso conoscitivo delle esperienze della resistenza antifascista dell’Appennino bolognese.
Unire percorsi storici diversi ed eterogenei quali l’antifascismo e la Resistenza, le lotte operaie, l’antimafia sociale, i movimenti contadini (in Italia e nel mondo), la resistenza sociale per i diritti negati e la resistenza antimperialista, si rende possibile non attraverso un semplice e isolato collegamento, bensì alla luce di una comune riflessione sul concetto di resistenza.
Resistere significa, a nostro avviso, che un soggetto collettivo, inserito all’interno di dinamiche storiche dialetticamente articolate, può consapevolmente e attivamente abitare quelle stesse processualità storiche, indirizzandole in vista di un’emancipazione e di una liberazione dell’essere umano.
Lottare contro l’appropriazione del lavoro altrui e per i diritti dei lavoratori, opporsi al potere mafioso e alla società del privilegio sulla quale quello stesso potere è basato, battersi contro ogni forma di fascismo e di mobilitazione reazionaria delle masse (concetto questo che non può non comprendere anche il fenomeno mafioso e la sua complessa estensione), resistere contro ogni aggressione di quell’imperialismo figlio degli interessi e degli appetiti del capitalismo sono dunque tutti concreti atti di resistenza volti all’emancipazione collettiva.