#ARCHI (ME) – 7 FEBBRAIO: LA SICILIA SI RIBELLA!!! MANIFESTAZIONE CONTRO L’INCENERITORE
Nella Sicilia che lotta contro il Muos, contro le trivellazioni off shore, contro le devastazioni ambientali in VAL DITTAINO, giorno 7 Febbraio ad Archi (ME), vicino la centrale di Pace del Mela una grande manifestazione regionale attraverserà quel territorio già devastato dalla presenza della raffineria e della mortifera centrale EDIPOWER.
Il silenzio inquietante delle istituzioni di fronte a questa criminale decisione, rafforza in noi l’idea che solo le popolazioni possano difendere i loro territori dall’avanzata di speculatori senza scrupoli; da una parte osserviamo il silenzio mafioso e connivente di coloro che si riempiono la bocca parlando di legalità e non muovono un dito nella difesa della nostra regione, dall’altrà sentiamo le grida che si alzano dalle popolazioni che chiedono a gran voce giustizia sociale di fronte all’ennesima imposizione dall’alto, arrogante e culturalmente mafiosa.
Non possiamo che aderire e partecipare a questa iniziativa pubblicando l’appello che il comitato NO INCENERITORE Valle del Mela ha diffuso in questi giorni.
Contru mafia e putiri c’è sulu rivoluzioni!!
RADIO AUT PER L’ANTIMAFIA SOCIALE
Sabato 7 febbraio saremo in piazza Campetto ad Archi per fermare l’ennesimo attentato alla nostra vita. Dopo gli impianti di produzione di idrogeno liquido e tutte le altre nocività della raffineria di Milazzo, dopo l’avvelenamento elettromagnetico dell’elettrodotto TERNA Sorgente-Rizziconi, un enorme inceneritore verrà costruito a sostituire la già mortifera centrale Edipower. A meno che noi non li fermiamo: e siamo determinati a farlo.
Noi rifiutiamo che le nostre vite vengano stritolate dalla disumana scelta tra tumori e disoccupazione, utile solo ai profitti di pochi e alla rovina, malattia e morte di molti.
Dicono che l’inceneritore brucerà CSS per nascondere sotto un nome difficile la verità: SI INCENERIRÀ IMMONDIZIA impastata con idrocarburi per aumentarne il potere calorifero.
Spesso quel che viene presentato come via obbligata è solo una tra le tante opzioni, preferita unicamente per miope calcolo politico e profitto privato.
È FALSO che l’incenerimento di rifiuti sia una soluzione inevitabile, come testimoniano le comunità in Italia e all’estero che riciclano e recuperano la stragrande maggioranza dei rifiuti che producono.
Il CONAI (consorzio nazionale imballaggi) prevede che se arrivassimo, come prescritto dalle normative UE, al 65% differenziata per i rifiuti solidi urbani entro il 2020, questo si tradurrebbe in 90 mila posti di lavoro proprio nel settore del recupero e riciclo.
Criminale è la scelta di quegli “amministratori” che come 60 anni fa, quando iniziò la distruzione e fu impiantata la raffineria di Milazzo, consegnano il territorio e le persone che lo attraversano alle diossine, ai tumori e al sottosviluppo. Impianti come gli inceneritori uccidono, oltre che le persone, moltissimi altri settori produttivi potenziali, come, ad esempio, quello agro-alimentare di alta qualità.
Inesorabilmente frapporremo i nostri corpi e le nostre volontà fra le armate del profitto sulla pelle degli altri e le persone in carne ed ossa che attraversano questa martoriata terra, in maniera solidale e complice con le sorelle e i fratelli che lottano contro gli elettrodotti TERNA, il MUOS di Niscemi, il trivellamento dei mari e delle terre e il disboscamento della Val Dittaino per nutrire una mostruosa centrale elettrica a biomasse.
Adesso non puoi più tirarti indietro. DIFENDITI! Unisciti alla lotta: vieni a manifestare il 7 febbraio ad Archi.
Movimento No Inceneritore del Mela