A proposito delle elezioni regionali in Sicilia
Diciotto anni di berlusconismo ci hanno segnato in profondità menomando forse permanentemente (almeno per questa generazione) ogni capacità interpretativa politica. Le reazioni a queste elezioni regionali ne sono un esempio eloquente. Le reazioni ancora prima delle elezioni stesse: uno sdegno generalizzato e diffuso verso chi si è astenuto, non è andato a votare. Uno sdegno che è sintomatico, proprio perchè eccessivo ed ampiamente inutile, della profondità di tali ferite. In queste ore se ne leggono di tutti i colori e per tutti i gusti: chi non è andato a votare è stupido, incivile, masochista, inutile, inadempiente al dovere del voto, indegno di esercitare la facoltà “critica”… e questo solo per citare gli epiteti più letti nonché i più citabili senza scadere nel volgare. A ben vedere, sono tutte reazioni non dissimili da quella più famosa di Silvio Berlusconi che dava dei “coglioni” a tutto l’elettorato dello schieramento avverso. Più strutturate e circostanziali talvolta, ma identiche nella sostanza: “chi non salta è catanese”. Ma pure se costoro avessero ragione e gli intelligenti, i dotti, quelli con senso civico e politico stessero tutti da una parte (quella di chi ha votato) e dall’altra rimanessero solo gli altri, gli abietti, gli stupidi (quelli che non hanno votato) rimarrebbe il dato che cotanto campionario di intelligenza, probità e senso civico non è riuscito “a fare breccia” nelle menti semplici e ingenue di chi non è andato a votare. Come fanno costoro a non chiedersi come sia potuto succedere? Come fanno, dopo un tonfo simile, a non chiedersi se il progetto politico che hanno perseguito per queste elezioni fosse un buon progetto politico? E tanto chi ce l’ha fatta quanto chi non ce l’ha fatta, come fa a nascondere l’evidenza: l’incapacità intrinseca di intercettare il malcontento ENORME verso il mondo della politica? Il 52% di astensionismo è un’enormità. Dovrebbe allarmare chiunque. Da queste cose si misura l’intensità dello sfregio che il berlusconismo ha lasciato sulla nostra percezione della politica. Un’ultima riflessione: in che senso un governo assembleare eletto da una minoranza (cioè una parte scelta da una parte di popolazione che è già minoranza) è rappresentativo? E di cosa?
Uno che ha votato
forse dimentichiamo anche 1 cosa che a mio vedere potrebbe essere una risposta all’astenzionismo: intanto parliamo della Sicilia, terra di mafia che ultimamente nn ha ricevuto tanti benefici o tolleranza dei cittadini onesti. Può essere, domanda, che magari quel 52% che nn è andata a votare appartenga a quella razza? io credo di si. visto che il partito di Berlusconi ha fatto flop e nn è riuscito a dare continuità con i fatti a quanto promesso, è possibile? Mai la sinistra era stata vincente in Regione e come è risaputo, la mafia nn tollera i comunisti…..