Palermo, repressione ad orologeria:difendiamo gli spazi sociali!
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Oggi ancora una volta, assistiamo all’ennesimo attacco alle libertà di opinione ed aggregazione, in una città come Palermo dove la crisi sociale ha raggiunto livelli ormai devastanti. Le misure cautelari nei confronti dei militanti del Centro Sociale Ex Carcere di Palermo (ben 17), ed il reato loro contestato di Associazione a delinquere, rappresentano una vergogna per una città sconvolta dalle recenti inchieste ammantate di legalità su Gesap e Camera di Commercio. Di fronte alla miseria politica ed istituzionale di Palermo e della Sicilia tutta, si colpiscono le lotte sociali e territoriali con un disegno ben preciso: distogliere lo sguardo dal disastro delle politiche capitalistico-mafiose e colpire chi giorno dopo giorno ha costruito un percorso di resistenza sociale nelle città.
La storia dell’Ex Carcere a Palermo, è la storia dei movimenti che da più di 20 anni, provano a raccontare una Palermo ribelle che lotta e prova a strappare territori alla mafia ed alla devastazione sociale; sono tanti i ricordi e le lotte vissute insieme a tanti e tante compagni/e di questa realtà palermitana, oggi considerata una delle più importanti di tutto il Sud-Italia. Sono passati ormai 14 anni da quando misi piede per la prima volta in quello che era l’Ex Carcere; riunioni interminabili del Forum Sociale di Palermo in vista del G8 di Genova a Luglio; Radio Aut ancora era una realtà in embrione che sarebbe nata qualche mese più tardi, a giugno per la precisione, e Palermo era un fiorire di iniziative e lotte sociali.
I ricordi legati ai compagni e le compagne di quel posto sono tanti, alcuni mi sono rimasti particolarmente impressi ed a questi sono molto legato: il forum sociale antimafia del 2002 con il corteo dei 22 km, gli operai della Zanon a Termini Imerese, il concerto benefit della Banda Bassotti alla Palazzina Cinese, il murales realizzato la sera del concerto dei LOS FASTIDIOS di fronte l’ingresso dell’ex Carcere: la scritta “RESISTENZA” ed una falce e martello gigante è rimasta ben visibile fino a quando sono iniziati i lavori all’Ospedale dei Bambini. Molte di queste sono storie che probabilmente molti dei nuovi militanti non conoscono; il grosso merito di questa esperienza così bella e unica oggi a Palermo, è proprio quella di avere oggi 4-5 generazioni di militanti e questa credo sia la migliore garanzia di continuare a lottare.
Parlare di solidarietà di fronte a queste notifiche sarebbe riduttivo, anche perchè in giro per l’Italia e nella stessa Palermo le cose non vanno molto meglio: solo oggi, 40 operai della Fincantieri di Palermo sono stati denunciati per i fatti del luglio 2011, 3 militanti dei comitati di lotta per la casa a Roma hanno ricevuto misure cautelari, 2 studenti del CUA a Torino sono stati denunciati per una manifestazione antifascista contro gli studenti del FUAN e il corteo del movimento di lotta per la casa a Firenze è stato caricato di fronte al comune.
“Chiediamo giustizia ci danno polizia, è questa la loro democrazia!” Mai slogan fu così azzeccato.
Non ci resta che augurare a tutto l’Ex Carcere di festeggiare i 20 anni di occupazione per raccontare la vostra lotta “dalla parte del torto” perchè la vostra e la nostra resistenza continua.
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