28/05/2012: Anniversario della strage di Brescia
38 anni fa, a Piazza della Loggia, a Brescia, una bomba uccideva otto persone e ne feriva un centinaio. Una serie di inchieste, di rinvii, di sentenze, hanno evidenziato come, a organizzare quella strage furono cellule neofasciste, ma il processo si è chiuso, lo scorso 14 aprile, con l’assoluzione di tutti gli imputati e addirittura con la condanna al pagamento delle spese processuali d parte dei parenti delle vittime. In un messaggio inviato al sindaco della città Adriano Paroli, il Presidente della Repubblica Napolitano ha scritto:
«Comprendo e condivido la profonda amarezza di tutta la comunità bresciana e in primo luogo dei famigliari delle vittime, lasciati ancora una volta senza il conforto di un accertamento e di una sanzione di colpevolezza per i responsabili di quella tragedia ispirata da ciechi disegni terroristici ed eversivi. Il corso della giustizia deve, pur nei limiti in cui è rimasto possibile, continuare con ogni scrupolo e che, nel contempo va però fin da ora messo in luce quanto è emerso, dalle carte processuali e dalle inchieste parlamentari, sulla matrice di estrema destra neofascista di quell’azione criminale e sugli ostacoli che una parte degli apparati dello Stato frappose alla ricerca della verità».
Il presidente dell’associazione famigliari delle vittime Manlio Milani è tornato a chiedere l’apertura degli archivi e con lui anche la segretaria della Cgil Susanna Camusso. «Cinque anni fa si è deciso di togliere il segreto di Stato. Perchè dal 2007 ad oggi non sono ancora stati aperti gli archivi di Stato, perchè non ci sono i decreti che ci permettano di capire cosa c’è nella storia dei servizi segreti e dei servizi deviati?»
Sull’altro lato della piazza si sono verificati violenti scontri tra le forze dell’ordine e il corteo del collettivo studentesco che voleva entrare in piazza anche se gli accordi erano per l’ingresso in un momento successivo. “Dallo stato abbiamo ricevuto sinora parole di circostanza. Non crediamo più a nessuno”, hanno ripetuto i manifestanti, tra i quali esponenti di centri sociali e di realtà antagoniste, accusate dalla polizia, come è ormai d’uso, di essere in possesso di bastoni. Gli studenti manifestavano anche contro i recenti episodi di terrorismo Sono stati denunciati 11 ragazzi, con un bollettino finale di almeno quattro contusi fra le forze dell’ ordine . Dopo un intervento di Martina Carpani, presidente della consulta degli studenti di Brindisi, (dove è scoppiata una bomba nove giorni fa), è stato inaugurato un “percorso della Memoria di Brescia”, composto da 495 formelle ciascuna con il nome di una vittima delle stragi terroristiche. A quanto pare questi “percorsi” con mattonelle stanno diventando di moda, considerato che anche a Cinisi ne è stato inaugurato uno che dovrebbe comprendere cento mattonelle con presunti “pensieri di Peppino”, per tracciare “i cento passi” ormai famosi che dividono la casa di Peppino Impastato da quella del suo assassino Gaetano Badalamenti. Insomma, riedizioni laiche della Via Crucis: la memoria si manifesta in altri modi.
I nodi si sciolgono
I nodi si sciolgono nei palazzi…
Nel gusto esotico delle guerre
E la ragione dei forti
Entra in pompa magna
Nelle teste inforcate di parole
I nodi si sciolgono…
In un bagno di folla
E le certezze volano
Polve-rose dal tempo
E dal canto militare delle sirene
I nodi si sciolgono… tra le macerie
Nel vulcano delle merci
Nel consumo veloce di tutte le cose
Pro-fumate di denaro
Tutto è in perfetta sintonia…
Non si salvano nemmeno i bambini
Adulti, opulenti e sterili…
Vengono de-generati nel sogno e nell’amore
E vengono essiccati e mortificati
Nel rischio… concentrato di successo
La ragione non può entrare
Nel sacro mistero dei delitti
E si rifugia solo e soltanto
Nel fascino ansioso del dolore
Nel tele-comando…
In attesa dell’anno zero
Nessuno depone le armi
E la strage si ripete
Nei servizi che restano segreti…
Da Marzabotto a Portella
Da Reggio Emilia a Piazza Fontana
Da Brescia a Palermo
Da Palermo a…
I morti sono morti
E non c’è più niente da fare…
La pace viene compressa
Nella tar-diva occupazione celeste e mortale
Che fare?
Ri-fondiamoci uniti contro.
(Pino Dicevi)