Politici ladri: come mai ce lo dicono adesso?
La folla è ovunque femmina… essa è incapace di avere un’opinione qualsiasi all’infuori di quella che le viene imposta… Non è con regole fondate sul puro rigore teorico che si può trascinarla, ma trovando ciò che può impressionarla e sedurla… La folla conosce solo i sentimenti semplici ed estremi … non si lascia impressionare che da immagini.
Mussolini, discorso al Senato durante la discussione sulla legge sindacale 3 aprile 1926.
La massa… è poco accessibile alle idee astratte, mentre la si può dominare più facilmente sul piano sentimentale… Chiunque voglia conquistare il cuore delle masse, deve conoscere la chiave che ne apre la porta.
Hitler, Main Kampf.
Personaggi altamente discutibili, anzi criminali al servizio del Gran Capitale. Eppure (e anche purtroppo) non posso che esser d’accordo con le citazioni di cui sopra. Siamo forse tutti siamo stupidi? Non credo. La questione è che
La Televisione è la realtà, e la realtà è meno della Televisione.
Dal film “Videodrome” di David Cronenberg 1983.
Cronenberg ebbe questa geniale intuizione nel 1983, oggi possiamo aggiungere che tutta l’informazione mainstream, internet compreso, è un potere capace di imporre coscienza alterata, stati di allucinazione, misticismo complottista, ecc.ecc. Frasi inflazionate, banali… può darsi! Ma da quando i media (anche quelli che il popolo erroneamente reputa liberi dai poteri) hanno cominciato a denunciare lo spreco della politica e le ruberie dei palazzi, il popolino degli pseudo-progressisti è stato sedotto dai sentimenti e da una frenesia ignorante che chiede a voce alta pulizia! Si parla di casta allo stesso modo in cui anni fa si parlava del delitto di Cogne o della povera Sara Scazzi. Come mai uno scandalo di queste proporzioni riesce a finire sui giornali e sulle televisioni di tutta Italia? Come mai il potere vuole che la gente si indigni per lo spreco della politica nazionale? Come mai tutto ciò avviene proprio adesso… Partiamo da un assunto, bisogna farne di strada …
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.
“Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De Andrè
Il primo spunto è interessante affrontarlo con ratio … Lo scenario Europeo cambia radicalmente agli inizi degli anni 90’ quando il turbo capitalismo decide concretamente di smantellare il sistema Europeo che godeva, e che ancora gode, del miglior Welfare del mondo occidentale, smantellando gli apparati produttivi del sud Europa, imponendo politiche monetarie e finanziarie comode soltanto alla borghesia Mittel-Europea. In questo quadro assistiamo all’esautorazione dei poteri nazionali e della loro politica. Questa svolta era stata venduta dai partiti di sinistra in particolare (DS) come uno step necessario per competere e per lottare l’egemonia del dollaro. Romano Prodi in particolare, idolo della sinistra degli anni ‘90, da sempre schiavo delle banche, è stato tra gli ultras del progetto Europa. Dal 1994 tutto ciò che va contro Berlusconi è pulito o quantomeno aspira ad un miglioramento della condizione attuale, da ciò si sono creati i miti dell’antisistema: travaglini, grillini, santorini, ecc.ecc. L’errore è il non riuscire a capire che l’antisistema stesso è un potere che oggi è peggiore del vecchio. Del resto, Berlusconi entrava in politica come un rampollo ultraliberista, ma nei fatti scrive una pagina di capitalismo tradizionalista, mirato a salvaguardare la sua lobby, e quindi a riparo dal capitalismo finanziario d’assalto tanto voluto dalla borghesia franco-tedesca. In questa fase è lo stesso potere ultraliberista che chiede, attraverso i media asserviti (e che sia ben chiaro, lo sono tutti! Le TV Berlusconiane al momento rappresentano l’opposizione al sistema turbo capitalista Europeo), di contestare lo spreco e la classe politica nazionale e gli organi di Stato nazionale. Perché? Perché ormai è l’Europa che detta legge. Un Europa governata da burocrati non eletti dai popoli, capaci di emettere leggi sovranazionali in grado di scalzare il potere reale dei parlamenti, capace di annientare le politiche monetarie e finanziarie degli Stati. Il parlamento nazionale è stato sostituito dalla potente Commissione Europea, imposta dai trattati di Maastricht e Lisbona. La stessa repressione dei movimenti di protesta comincia a fare sentire i manganelli marchiati UE, vedi il Trattato Eurogendflor, che praticamente nessuno conosce, firmato a Velsen il 17 ottobre 2007 che scalza le forze dell’ordine degli Stati per creare una gendarmeria Europea che assume tutte le funzioni delle normali forze dell’ordine (carabinieri e polizia), indagini e arresti compresi; la Nato, cioè gli Stati Uniti, avranno voce in capitolo nella sua gestione operativa; il nuovo corpo risponde esclusivamente a un comitato interministeriale, composto dai ministri degli Esteri e della Difesa dei paesi firmatari. In pratica, significa che avremo per le strade poliziotti veri e propri, che non si limitano a missioni militari, sottoposti alla supervisione di un’organizzazione sovranazionale in mano a una potenza extraeuropea (cioè gli Usa) e che, come se non bastasse, è svincolata dal controllo del governo e del parlamento nazionali. Inoltre L’EGF gode di una totale immunità, i locali, beni e archivi (art. 21 e 22); le comunicazioni non possono essere intercettate (art. 23); i danni a proprietà o persone non possono essere indennizzati (art. 28); i gendarmi non possono essere messi sotto inchiesta dalla giustizia dei paesi ospitanti (art. 29). Perché i media non hanno mai spiegato le specifiche dei Trattati Europei, e ci stordiscono con gli abusi di una classe dirigente (la casta) che è ormai destinata a estinguersi nelle fresche lande di Bruxelles ? Sia chiaro un punto: rubare i soldi pubblici o prendere stipendi stratosferici è una cosa che fa incazzare tantissimo ma il giardino della politica italiana si riduce e si ridurrà ancora di più. Stanno sacrificando un potere di serie B per nasconderne uno di serie A, ci stanno urlando con megafoni e impianti stereo per metterci in guardia da un cane randagio che cerca di attaccarci per nascondere il ruggito di una tigre famelica alle nostre spalle. Tutti i media ci indirizzano verso la questione casta per nascondere i cambiamenti pericolosi e fatali apportati dall’ultraliberismo di stampo Europeo come le privatizzazioni a raffica, l’aggravamento della pressione fiscale, smantellamento del potere sindacale attraverso la distruzione e la settorializzazione dei CCNL, esautorazione dei poteri dei governi nazionali, de regolazioni, socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti, creazione di un’armata di riserva dei disoccupati, ecc.ecc. Chiunque, estraneo al potere, provi a denunciare i fatti in televisione passa per uno schizofrenico o, peggio ancora, per estremista, e la massa anestetizzata dalla chiesa catodica continua a guardare a bocca aperta la proiezione di quella lente deformante che mostra una realtà selezionata mantenendo a fuoco certe parti affinchè tutto il resto scompaia … Scomparso il legame tra le imprese o meglio ancora tra la classe lavoratrice e il territorio nazionale, abbandonato strategicamente il mondo Keynesiano che non ha più ragion di esistere con gli attuali equilibri geopolitici, viene richiesto lo smantellamento dell’intervento diretto dello Stato, nella produzione e nei servizi. L’ultraliberismo indebolisce la capacità degli Stati nazionali di decidere autonomamente la loro politica economica imponendo lo smantellamento dello Stato sociale. Non si dissolve lo Stato nazione, bensì il potere dei popoli, viene fortemente ridimensionato il potere della classe politica nazionale ma resta intatto il potere aristocratico dei grossi capitali e dei grossi padroni nazionali. Risiede proprio in questo snodo il mistero che porta l’antisistema televisivo a denunciare un potere in decadenza, a corroborare la frattura nei rapporti tra cittadini e la politica che promette ma che non può più fare quello che faceva nella prima Repubblica, non ha più gli strumenti per far “mangiare” e dar briciole al popolo.
Cirrus