Prove tecniche di democrazia 2.0
Dopo il ventennio berlusconiano,fatto di comiche e grottesche figure, buona parte degli italiani si è trovata addirittura in sintonia con gli “austeriani“, i professoroni, referenti diretti del capitale finanziario. Dopo 20 anni ci siamo convinti che essere giustizialisti sia una virtù, che Travaglio sia imparziale, che tutto ciò che è contro Berlusconi sia bello, buono e corretto. Incuranti di come in realtà “non esistano poteri buoni“. Dopo 20 anni non ci siamo resi conto di come i progetti del centro sinistra siano stati più neo-liberisti dei progetti del centrodestra Berlusconiano. Pur tuttavia il governo ignorante e violento del guru di Arcore è difficilmente difendibile. Ma non è questo il tema di questo articolo. Vorrei soffermarmi, semmai, su un fenomeno che sta sconvolgendo e rivoluzionando l’Italia.
In questo momento i poteri sono in pausa.
Marzo 2013: il paese è senza governo, senza Papa, e perfino il capo della polizia Manganelli dopo una emorragia celebrale è ricoverato in ospedale.
In tale contesto c’è qualcosa che ha già cambiato il modo di fare politica. Quel qualcosa si chiama “movimento 5 stelle“.
L’importanza di questo movimento è cruciale, dal momento che è riuscito a interagire con una parte consistente dei movimenti dal basso.
Le elezioni del 24 e 25 febbraio passeranno alla storia come le prime elezioni invernali dall’unità d’Italia. Ma non solo. Passeranno alla storia come le prime campagne elettorali virtuali, giocate all’interno dei Social Network, mentre le ormai residuali pratiche da prima repubblica stanno pian piano scomparendo. Si incrociano pratiche “novecentesche” e pratiche innovative, figlie della prima generazione “informatica”.
Andiamo a vedere quali potrebbero essere le “innovazioni di Grillo” per migliorare la situazione italiana.
Partiamo dagli strumenti. La tecnologia informatica incorpora in se oltre che grosse potenzialità comunicative anche grosse intenzionalità politiche che portano il capitale industriale a produrre mezzi informatici che, a loro volta, producono un effetto disgregante. Un esempio della non neutralità delle tecnologie è dettato dai processi industriali. Se la televisione nasceva con determinati scopi e intenzionalità, la rete nasce secondo criteri diversi. Quando viene lanciato windows 95’ (nel 1995), subentra la logica monopolistica all’interno di una comunicazione molecolare, che punta a sottomettere ad un unico centro finanziario e produttivo tutti i diversi livelli della produzione comunicativa. Nel 1992 Bill Gates, in una lettera al linguista John Seboek scrive:
il potere consiste nel rendere le cose facili [I]
Effettivamente d’istinto, noi siamo abituati ad identificare il potere con la forza o comunque con un’azione che proviene dall’altro e che impone dei modelli di comportamento. In realtà nella frase di Gates, il potere viene descritto come un sistema di piani inclinati che mettano in condizione di scivolare pacificamente verso un’unica buca, a quel punto la buca è il potere [II]. La facilità e la semplicità per indurre a percorsi cablati. Rileggendo la frase di Gates non possiamo non pensare alle dichiarazioni di Grillo alla televisione pubblica svedese quando alla domanda:
Giornalista: Se dovesse definirsi politicamente e filosoficamente, lei cosa è?
Grillo: Io sono un facilitatore, facilito i concetti astrusi [III].
Grillo sarebbe coerente alla politica di Gates, quella del “Power is making things easy”. I dubbi che legittimano la dietrologia acquistano volume quando quanto detto viene affiancato alle dichiarazioni della mente imprenditrice del movimento, Gianroberto Casaleggio. Casaleggio è un imprenditore che si occupa di strategie di rete. Egli ha profetizzato la scomparsa dei giornali su carta e le rivoluzioni sociali e politiche attraverso la rete. Nella sua prima intervista pubblica Casalleggio spiega come la rete sia uno strumento per pochi eletti:
Per avere successo in rete, devi partire dalla popolarità preesistente” “Se tu non hai popolarità in rete non puoi andare” La rete è uno strumento importante che possono usare in pochi [IV]
La rete è uno strumento per pochi, e questo strumento semplifica concetti astrusi. Dunque si è liberi all’interno di vincoli, una libertà all’interno di una dipendenza, una sorta di effetto “collo di bottiglia” tanto per restare in tema di informatica.
Chi parla del primo partito privato della storia (dati alla mano) dice il vero. Abolire i rimborsi ai partiti è la cosa più “antidemocratica” che possa essere fatta, ciò impone alle formazioni politiche di mettersi sotto l’egida di qualche magnate o grossi istituti finanziari che anticipano i capitali per poi pretendere una remunerazione dello stesso impedendo ai veri movimenti dal basso di espandersi e di essere protagonisti senza nessun padrone. Solo chi avrà le dotazioni economiche e gli strumenti idonei potrà “comprarsi la leadership”. E dunque cadono i primi due principi, cavalli di battaglia di Grillo. La democrazia dal basso e l’indipendenza dai rimborsi elettorali. La democrazia all’interno del web non esiste, esiste solo una passione dissociante che trasforma la comunicazione 2d in un violento scontro dissociato e frattalizzato degno del peggior videogame. Se Berlusconi usava uno strumento accentrato e di informazione, G&C [V] utilizzano uno strumento privo di centro e basato sulla comunicazione interattiva. Ciò significa che i nuovi strumenti si concentrano tendenzialmente sulle nuove generazioni e su quelle alfabetizzate alle attrezzature informatiche. Se gli zoccoli duri, quelli ideologizzati a destra e sinistra non cederanno mai a G&C, tantissima gente “neutra”, abituata ad essere interpellata solo per la consultazione elettorale, oggi si ritrova coinvolta in un’esperienza virtuale in cui, per la prima volta, si sente protagonista, in cui la pulsionalità e la voglia di riscatto si sostituisce alla razionalità. Se ne desume che una grossa fetta dell’elettorato e di tutti i “nerdattivisti” di Grillo appartengano alla categoria dei qualunquisti, seguiti da una grossa fetta di giustizialisti. Grillo aveva una popolarità preesistente, e l’ha usata ad arte per distinguersi dagli altri politici che sarebbero dei vecchi perché non saprebbero usare la rete. Il messaggio è quello di fare fuori i vecchi, che hanno rovinato e portato l’Italia sull’orlo del baratro.
In tutto questi una grossa fetta di movimentisti, ha aderito al progetto di G&C affascinata dalle pratiche dal basso. Vediamo perché. E’ abbastanza evidente e banale ricordare che G&C ha colmato un vuoto eccezionalmente vasto, ma sono stati altrettanto bravi ad usurpare le pratiche dei movimenti extraparlamentari e civili come quello della “pseudo autorganizzazione”. Incuranti delle decisioni dall’alto il movimento crede realmente di autodeterminarsi con la democrazia dal basso, ed ha creato un forte immaginario collettivo tanto da intercettare i movimenti popolari che hanno e stanno resistendo alla tracotanza imperialista come il No Muos e il No Tav, per non parlare dei movimenti sui diritti civili. Giusta o sbagliata che sia la nostra analisi, è giusto e doveroso ricordare che la sua campagna elettorale si è basata soltanto su delle mistificazioni riguardanti la vecchia classe politica inflazionando la parola “casta”. Casta e rivoluzione sono le due parole più inflazionate degli ultimi anni. In realtà, seppur incapaci e tendenti ad usare i soldi pubblici per scopi privati, la “casta politica”, è tecnicamente ostacolata nei suoi lavori “sovrani” per via del pareggio in bilancio e dei Trattati che subordinano le costituzioni, i governi e i parlamenti alle potenti istituzioni europee. Gli stessi bilanci nazionali dovranno prima essere ratificati a Bruxelles e poi a Roma, per cui Grillo può urlare, mandare a “fanculo” tutti ma i margini di manovra sulla spesa pubblica sono tendenti a 0, precisamente dello 0,5% rispetto al PIL. sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 3/1 a – 3/2. Dal 1° gennaio del 1999, La Banca centrale europea BCE ha per statuto come obiettivo prioritario il contenimento dell’inflazione, che deve mantenersi sotto l’inverosimile soglia del 2%. Questo si traduce in forti asimmetrie nella politica monetaria, che assume funzioni unicamente restrittive. L’espansione del credito/debito non deriva dal nostro parlamento. Le banche italiane si sono adeguate alle liberalizzazioni finanziarie, cominciate con la caduta degli accordi di Bretton Woods per corroborarsi nei primissimi anni 2000. Banche commerciali che si sovrappongono alle banche d’investimento. Il polverone alzato da Grillo è politicamente inconsistente e mistificante e tende ad industrializzare la politica, a creare rapporti diretti e di matrice clientelare tra imprese e politica. Questi rapporti sostituiranno i capitali pubblici, la cui assegnazione dovrebbe basarsi su principi democratici [VI], a quelli privati la cui assegnazione rispetterà i voleri del magnate di turno.
Le prospettive? Con il massimo ottimismo, credo che non siano buone. Il vero problema sarà quello che verrà dopo l’ultima spiaggia, dopo il polverone qualunquista e classista di Grillo. Al momento, accontentiamoci di veder riempire il vuoto con il partito del senza e del no, Grillo come la religione cattolica, si afferma attraverso la negazione, non siamo x, non siamo y e non siamo z. Prove tecniche di democrazia 2.0.
Peppe Ciuffo
[i] Franco Berardi Bifo Skizomedia 2006 DeriveApprodi
[vi] O pseudo tali
Una volta Radio Out si prendeva gioco dei potenti, li ridicolizzava. Sognava nel suo piccolo di poter vedere, un giorno, la scomparsa di chi gestiva la cosa pubblica nel proprio interesse, togliendo ai cittadini i loro piccoli averi, nutrendosi del loro sangue.
Una volta da Radio Out si dicevano tanti no: all’esproprio delle terre ai danni dei piccoli proprietari, alla costruzione di un’ autostrada, all’aeroporto, per il semplice fatto che le cose venivano fate solo nell’interesse di pochi.
Oggi, col M5S i cittadini possono avere la loro rivincita, perché il M%S è fatto da cittadini, non da burocrati, politicanti, o incoscienti come vuol far credere la stampa.
Gente normale che sta portando avanti una lotta contro i potenti affaristi, le lobby.
E di questi argomenti a Radio Out se ne dovrebbero conoscere.
Mi chiedo se in altri tempi Peppe Ciuffo avrebbe consigliato a Peppino di sedersi Accanto a Don Tano per discutere gli 8 punti.
Ciao,
amreggiato
Giuseppe
Caro Giuseppe, il M5S è fatto di cittadini e gente normale? Si, cittadini e gente normale che si fa molto normalmente infinocchiare da un ex-comico e da un plurimilionario.
Il M5S è un partito privato, molto più privato di quanto non fosse forza italia. Peppe Ciuffo ha perfettamente ragione.
E i grillini infatti chi sono? Nerdattivisti (bellissima definizione) tutti con l’i-POD in mano ad aspettare che Grillo, tra una grattata di zibidei, un rutto ed una scoreggia, seduto sul divano della sua mega villa twitti loro cosa devono pensare (ma solo dopo aver ricevuto l’ok dal finanziatore Casaleggio of course!)
E questo sarebbe un movimento dal basso? Questo è il nuovo che avanza? Gente di estrazione sociale totalmente diversa, con interessi reali contrastanti, uniti esclusivamente dalla protesta (sicuramente giustificata ma anche tremendamente fine a se stessa) al comando privato di due individui ricchi, furbi e piuttosto spregiudicati. Io personalmente torno a sognare una Politica fatta di Grandi Ideali in cui non ci si divida tra grillini o berlusconiani (ad indicare l’estrema personalizzazione e privatizzazione della politica) ma tra socialisti o liberali, progressisti o conservatori, massimalisti o riformisti.
Problematizzare l’esistente è l’esercizio più salutare dell’homo oeconomicus del XXI secolo. Il paragone rispetto alla concertazione tra Peppino e il boss non l’ho capito.
P.s. La Radio si chiamava “Radio AUT”, non radio OUT … la denominazione faceva riferimento all’Autonomia Operaia di Scalzone, Negri, Piperno.
Peppe C.
Snoccioli sciolto tutto ciò che il M5S secondo te vuole fare, ma a un utente che ha seguito veramente la campagna risalta subito agli occhi o la tua parzialità nell’analisi, o la tua distrazione. Il concetto chiave di tutto il Movimento è ribaltare il vecchio sistema, non inteso come persone, ma come metodi. questo sottintende rivedere tutti i trattati Europei e non, perché nessuno ha chiesto se questi fossero giusti o meno, quindi secondo democrazia verranno prima analizzati e se non sono di ispirazione e attuazione democratica verranno modificati o rimossi. Si può e si deve fare, come si può notare nel più famoso trattato, quello di Kyoto, il non rispettarlo non sta portando guerre diplomatiche. detto ciò spero che i vecchi pensatori, intesi come pensatori del vecchio, possano aprire la propria natura mentale e vedere che un altro modo di gestire la cosa pubblica sia oltre che necessario, possibile.
PS. in merito alla gestione privata ti trovi nel più grande errore, perché le 5 stelle stanno per acqua pubblica, scuola pubblica, sanità pubblica..a volte leggere e capire basterebbbe a non fare becere figure
sarà, ma me Grillo e Casaleggio non sembrano affatto “gente normale che sta portando affatto una lotta contro potenti ,affaristi,lobby”. Mi sembrano piuttosto due furboni, straricchi, imprenditori della comunicazione (ricorda qualcun altro?) che fanno i loro interessi prendendosi gioco di tanti ragazzi con autentica voglia di partecipazione. Ma in realtà sfruttando il vecchio ritornello “né di desta né di sinistra” fanno anche gli interessi del sistema economico capitalista, di cui l’attuale “classe politica” è solo la punta dell’iceberg. Come dire, cambiare tutto per non cambiare niente
Democrazia dalla rete… democrazia dal basso, si forse dal basso è una magnifica idea, ma scordiamoci che una reale democrazia possa essere minimamente gestita dalla rete, poiché è la struttura stessa che impedisce i normali controlli che difendono proprio la democrazia.
Occhio cari compatrioti, ci stiamo facendo infinocchiare di nuovo, facile è cavalcare l’onda dell’antipolitica generata proprio dai politici, ricordatevi la definizione di POPULISMO.
Ricordatemi che non sempre quello che vuole la maggioranza del popolo va a pari passo del bene comune.
e vi prego di lasciar perdere il povero Peppino, lui conosceva bene la mafia, e paragonare un politico come bersani ad un mafioso, non mi sembra del tutto corretto.
anzi il generalizzare è l’arma usata dal sig.r berlusconi, e vediamo che fine abbiamo fatto.
È sempre un’impressione pessima… notare come il pregiudizio faccia leggere anche cose completamente diverse da quelle effettivamente scritte. Mi riferisco al commento di Giuseppe amareggiato, che non riesce a non trarre la conclusione che l’autore dell’articolo proponga un “accordo Pd/M5S” dando segno di non avere compreso almeno 3/4 dell’articolo, e al commento di Nicola… che col suo “PS” mi ha fatto venire il dubbio di avere letto un altro articolo rispetto quello che ho appena letto qui sopra (Nicola, non c’è una sola parola nell’articolo sulle privatizzazioni… da dove ti è venuto? Si parla di potere e accesso al potere privato, completamente un’altra cosa).
Immagino che in altri contesti capiti anche a me… non prendetela male. Prendetela solo come lo sconcerto per la fragilità della comunicazione umana.
“è giusto e doveroso ricordare che la sua campagna elettorale (di Grillo, ndr) si è basata soltanto su delle mistificazioni riguardanti la vecchia classe politica inflazionando la parola “casta”.
Mistificazioni? Ho letto decine di approssimazioni in questo articolo, tanto da rendere invano qualsiasi altro commento costruttivo, poichè tutta questa elocubrazione è fondata su deduzioni forzate e “opinioni” basate su nulla se non su se stesse; ma affermare che le porcate della casta politica siano mistificazioni fa crollare tutto il suo traballante castello di carte! Si dia ad altro o impari iniziando da argomentazioni più semplici come il meteo.
Nicola, innanzitutto ti ringrazio per i complimenti … Ma del resto, la comunicazione differita 2d è frammentata e … tanto altro …
Paragonare il trattato di Kioto ai Trattati europei è un tantino azzardato … Il Trattato di Kioto non è una struttura sovranazionale … Non ha organi come il consiglio europeo, la commissione europea e il parlamento europeo … Non ha esautorato i parlamenti e i governi dei paesi … Non ha polizie e milizie … Abbiamo visto, invece, le sanzioni ufficiali della UE rispetto ai parametri e alla solvibilità dei debiti sovrani. Oltre a quelle ufficiali esistono sanzioni celate dalle decisioni dei mercati finanziari che altro non sono che minacce ,punizioni e diktat di natura neoliberista … L’ultimo declassamento delle agenzie di rating è dovuta all’incertezza politica, e quindi, a fattori extraeconomici … Le reali intenzioni della moneta unica, sono quelle di ridefinire i rapporti di forza all’interno del conglomerato europeo. I dati empirici ufficiali della BM ci dicono tanto … Non è cambiato niente tra i mercati internazionali delle valute di riserva … tanto è cambiato invece, all’interno dei rapporti tra gli Stati europei e tra le loro bilance commerciali. Non rispettare i parametri significa uscire dalla UE (a mio parere cosa buona e giusta) ma dubito si possa fare mandando a fanculo tutti e sponsorizzando forme di capitalismo nuove come quelle grilline, legate a forme di capitalismo informatizzate che richiedono una pulizia del vecchio Milieu da prima repubblica …
Rispetto al ritorno al capitalismo di Stato, con i servizi pubblici, ecc.ecc. è un discorso che cade a fagiolo, non ne ho parlato per non appesantire l’articolo ma è un’altra forte mistificazione/contraddizione da trattare in seguito …
Peppe C
Ciao, nuovamente.
Innanzitutto ringrazio per lo spazio e la possibilità di confrontarmi con voi e complimenti per avere tenuto toni adeguati al confronto, spero di saper fare lo stesso.
ok per Aut e non out, ma sto inglese mi sta frullando il cervello :))
Entro nel tema della discussione prendendo spunto dai commenti successivi al mio.
cosa intendete per NERDATTIVISTI? scomponendo la parola deduco: persono con una certa capacità intellettuale, o se piace di più secchioni? (brrr che brutta cosa!!!) gente che ha studiato! ed Attivisti,. e questo attenzione a parllarne male, forse lo siete anche voi. Cmq vedo che li conoscete tutti uno per uno per poterli etichettare.
Devo dire cheda quello che leggo e da come scrivete, potreste essere considerati anche voi nerdattivisti. Però tu sei il nerd intelligente e tutti gli altri i nerd stupidi … non mi convince!!!
Bersani non è certo un boss, ma io considero l’indifferenza una complicità e se qualcuno può citarmi gli interventi contro i poteri mafiosi portati avanti dal PD negli ultimi vent’anni ne sarei grato. Naturalmente escludendo il fatto che in passaso esponenti molto discutibili sono stati candidati dal PD nonostante le avversioni anche interne di alcuni esponenti. Ricordo poi che i No tav prendevano botte si a con B. che con Prodi. A proposito voi siete pro o contro tav? Naturalmente ritengo inutile e spero condividi parlare di B.
…”Abolire i rimborsi ai partiti è la cosa più “antidemocratica” “… può darsi, ma considero ancora più antidemocratico raggirare un referendum. E poi scusa, ma se parli di rimborsi, vuol dire che i soldi per la campagna già li hai spesi,e quindi devi solo recuperarli, ma se sei poverello dove li hai presi? E ancora, sai benissimo che i rimborsi sono sproporzionati rispetto alle spese reali e per quest’ultime si parla di spese veramente folli per una campagna elettorale.
Tra un anno probabilmente ci saranno elezioni, come avviene in Italia ogni due tre anni, e vai a rimborsare ancora milioni. Oltretutto i politici sono stati costantemente in tv 24 ore su 24, e quello e gratis, possono comunicare in rete, che piaccia o no, lo stiamo facendo anche noi, e quello è gratis. Chiedono soldi per le primarie e non è un reato.
MA dove finiscono tutti sti soldi tra l’altro non rendicontati?
Argomento casta? sicuramente è quello che più spacca nei discorsi, ma dire che si tratta solo di questo mi da la sensazione che si parli senza conoscere.
Una sola domanda: come dovrebbe essere la gestione dell’acqua o della sanità?
Rispondi brevemente senza fare tanta filosofia politica.
Grillo come B.? Grillo furbetto?
Non è mio parente, non ho motivo di difenderlo a spada tratta. Ma finchè non vuol fare il Pres..d cons. per aggiustarsi processi, non si fa leggi ad personam, non va con minorenni ecc ah ho capito è ricco , ma ha rubato, imbrogliato,ditemi quale reato ha commesso per arricchirsi ve ne sarò grato.
Cmq non voglio farla troppo lunga.
mi fermo qui per ora.
Saluti a tutti
Sempre amareggiato
Giuseppe
Giuseppe …
Noi siamo apartitici, da sempre. L’associazione Radio Aut è nata in occasione dei grandi movimenti di contestazione globali concretizzatisi a Genova 2001. Sul sito trovi il nostro curriculum rispetto alle attività svolte. Tutto siamo tranne che nerd. Ma la parola in se non è offensiva. Per nerdattivista intendo un attivista da tastiera, colui che fa politica all’interno di tecnologie nate per “passivizzare” l’intelligenza di massa. Tecnologie che pervertono la comunicazione, la differiscono, la sradicano dal contesto. La società (vedi la mia città.. Palermo) presenta sacche di sottoproletariato difficilmente raggiungibili attraverso le onde onnopervasive del web. Se si pensa che il web copra tutto e tutti si fa un grave errore di valutazione sociale. La nostra associazione è impegnata da anni e si guarda bene dal criticare, per sentito dire o avanzare critiche da bar. Per quanto concerne l’osservazione sul PD, o su Berlusconi, non ho bisogno di ripetermi, ho già scritto che il PD di Prodi è stato più neoliberista del PDL Berlusconiano e che la perdita delle sovranità è ascrivibile alle politiche “atlantiste” del centro sinistra. Rispetto a Berlusconi, credo che la nostra associazione (fondatrice e organizzatrice del social forum antimafia) abbia detto e dica abbastanza … eh eh eh.
Rispetto ai rimborsi elettorali … Esiste un referendum che ha abolito i finanziamenti, ma la burocrazia politica lo ha trasformato in rimborsi .Ok .
Il punto è questo … chi anticipa i capitali ? All’interno di una società capitalista i “capitali” vengono anticipati dalle banche che prestano soldi in cambio di un saggio d’interesse positivo, accumulando plusvalore proveniente dall’economia reale che lo produce, anzi da alcuni settori dell’economia reale. Se una formazione politica non ha alle spalle delle società potenti ma riesce a raggiungere i voti per entrare in parlamento, si fa anticipare i capitali dalle banche CON LA SICUREZZA LEGISLATIVA CHE QUESTI SOLDI VERRANNO RIMBORSATI e quindi la banca (da perfetta usuraia) concederà il prestito sapendo che la realtà politica restituirà la somma, una volta avuto il rimborso. Semplice. Può piacere o no, ma la dinamica è semplicissima. Togliendo i rimborsi, nessuna formazione indipendente da grosse società o da istituti finanziari avrà la capacità di farsi concedere un finanziamento dalle banche, perché non avendo garanzie, verrebbe considerata a rischio di insolvenza. Chi può fare politica? I vari Casaleggio e Grillo, i Berlusconi, cioè chi produce o redistribuisce valore all’interno del mercato. E quindi chi investe, nel nostro caso Casaleggio, trasforma la politica nella vecchia formula del capitale industriale DMD1 . I movimenti e le formazioni politiche dovranno farsi finanziare da un guru che darà le garanzie agli istituti finanziari, o addirittura gli istituti finanziari scenderanno in campo, come è successo e succede all’interno dell’Impero americano. La politica diventa un’industria, in cui investire. Altro che cambiamento. Si assisterebbe ad una svolta classista epocale. Nel caso di Grillo è fin troppo facile individuare il conflitto di interesse rispetto agli strumenti utilizzati. Basti pensare che la “grande tribuna di democrazia” rappresentata dal suo blog conta accessi che sfondano i 300mila al giorno, con un business dichiarato al Sole24ore nel giugno del 2012 che raggiunge i 10 milioni di euro all’anno. Soldi che da qualcuno verranno incassati, soldi fatti attraverso uno strumento politico,(visto che i grillini usano la rete come democrazia dal basso) in un chiaro conflitto di interesse. Internet non è gratis, ed ha un business diverso da quello della tv. I rimborsi devono essere rendicontati, è vero, ma non aboliti. Se si scopre che all’interno di alcuni asili ci sono dei pedofili … Ratio vuole che si puniscano e vengano tolti dai loro posti, non chiusi gli asili per precauzione … Stessa cosa sta succedendo con i rimborsi.
Rispetto alla casta … Tutte le misure per liberalizzare il capitale finanziario sono partite dal dipartimento di Stato americano nel 1971 dopo il default e la nascita della moneta “Fiat”. Le liberalizzazioni hanno avuto un brusco aumento nei primissimi anni 2000 dovuto alla caduta tendenziale del saggio di profitto (iniziata dal secondo dopoguerra) di tutte le economie occidentali, la crisi dell’economia reale dell’occidente è empiricamente dimostrabile attraverso i dati della BM, (Banca Mondiale) questo ha portato a risucchiare capitali all’interno delle sfere improduttive e fare profitti fittizi attraverso strumenti speculativi. L’esplosione dei mutui subprime ha messo a nudo le defezioni del sistema europeo. L’Europa con i suoi Trattati ha reso non sostenibile la spesa pubblica che per decenni ha tranquillamente elargito. Prima il “divorzio” tra Tesoro e Banca Centrale, poi i limiti inverosimili dell’inflazione della spesa pubblica (leggasi l’articolo)hanno reso “malata” l’economia italiana. E’ come se di punto in bianco i medici decidessero che il limite massimo del colesterolo debba essere di 30, ci sveglieremmo tutti malati e dovremmo prendere drastiche e INNATURALI, misure. Grillo è un mistificatore, perché ha fatto credere che il problema del debito pubblico e della finanza sia stato provocato dalla classe politica italiana, dalla “casta” FALSO … Ho già scritto qualcosa nell’articolo, e non voglio scomodare i manuali di economia politica, voliamo basso, mi ripeto …
Mi si dimostri il contrario:
• La legge europea, redatta unicamente dalla Commissione Europea, ha supremazia su ogni legge nazionale italiana. Ne consegue che il Parlamento nazionale è esautorato nella sovranità. Il ruolo subordinato dei Parlamenti nazionali nella nuova Europa significa che “essi dovranno fare gli interessi dell’Unione prima che i propri”, come sancito dai Trattati ( Art. 8c, TEU – The European Council of 21-23 June 2007 in
Brussels: Presidency Conclusions, General Observations, point 3, page 16)
• Al governo e al Parlamento sono state imposte dai Trattati le seguenti misure:
Una spesa pubblica insignificante non oltre il 3% del PIL, che dovrà scendere allo 0,5% del PIL.
• Il governo dovrà sottomettere la legge di bilancio alla Commissione Europea prima che al Parlamento, e solo dopol’approvazione di Bruxelles potrà interpellare i deputati.
• Esiste il Preventing Macroeconomic Imbalances. Concede alla Commissione e al Consiglio Europeo poteri di intervenire sulle politiche italiane del lavoro, sulla tassazione, sullo Stato Sociale, sui servizi essenziali e sui redditi per imporre tagli e maggiori tasse. Ma soprattutto può imporre miliardi di multe ai paesi che non rispettano i vincoli.
• L’Italia, Stato della zona Euro, dovrà chiedere l’approvazione alla Commissione Europea e al Consiglio Europeo prima di emettere i propri titoli di Stato. Anche qui la funzione primaria di autonomia di spesa dello Stato sovrano è cancellata
Dimostratemi che la catastrofe finanziaria e soprattutto nazionale del debito, deriva dalla “casta”… Due cose cambiarono l’Italia , Mani Pulite e Ciampi, ma questo è un altro articolo …
Rispetto alla gestione pubblica, tecnicamente un bene pubblico ha due proprietà fondamentali: la prima è la “non escludibilità” (l’esclusione di un consumatore addizionale dal godimento del bene è impossibile); la seconda è la “non rivalità” (il godimento del bene da parte di un consumatore addizionale non costa nulla, il che significa che l’esclusione non è neanche desiderabile, secondo la logica individualistica). Senza scendere ai cortocircuiti della teoria economica che un bene pubblico andrebbe a creare che sarebbero sufficienti per impedire la “Pareto efficienza” del mercato di concorrenza perfetta, questi beni sono dei DIRITTI SACROSANTI guadagnati dai movimenti politici del decennio 68’-77’. In quanto beni pubblici devono essere finanziati dalla Spesa pubblica. Ma se i limiti dell’Europa sono asfissianti, (dovuti ai Trattati, non solo al Fiscal compact) mi chiedo: se Grillo è contro a qualunque aumento della pressione fiscale, e se ci saranno i tagli promessi,da dove caspita li prenderà i soldi per i servizi pubblici? Qualcuno mi risponda e mi spieghi questo passaggio semplicissimo, l’abc dell’economia politica.
Sono disposto a discutere ma oltre le opinioni se mi portaste dei dati, come ho fatto fin dal primo articolo ve ne sarei grato …
P.s. Rispetto ai No Tav, ti rimando ad un comunicato del nostro sito http://www.associazioneradioaut.org/iniziative/appello-no-muos-no-ponte-no-tav/
Peppe C.