L’Associazione Radio Aut aderisce alla giornata di mobilitazione “No Muos”
SABATO 31 MARZO 2012 – NISCEMI
Programma:
Ore 9.30 Concentramento presso il Largo Mascione
ore 10.30 partenza del Corteo
ore 11.30 arrivo in p.zza vittorio emanuele III
ore 12.00 Assemblea e convegno conclusivo
APPELLO CONTRO L’INSTALLAZIONE DEL SISTEMA MILITARE M.U.O.S. (MOBILE USER OBJECT SYSTEM) PRESSO LA BASE MILITARE NTRF DI NISCEMI IN C.DA ULMO
La marina militare statunitense sta installando un sistema di telecomunicazioni satellitare chiamato MUOS in grado di permettere la comunicazione da ogni parte del globo di tutti gli utenti militari mobili. Questo sistema prevede in tutto il pianeta 4 grandi stazioni a terra (ground station) che permetteranno di realizzare il link di tutte le comunicazioni globali di questo sistema. Il sistema MUOS permetterà di pilotare a distanza i droni militari con copertura globale attraverso i satelliti e attraverso dei link con i sistemi terresti creati appunto dalle MUOS ground station. Queste stazioni comunicano con i satelliti in orbita attraverso impianti di trasmissione ad altissima frequenza (banda Ka) e potenza, nella fattispecie 3 antenne radar con parabole da 18.4 metri di diametro, che emetteranno costantemente dei fasci elettromagnetici per comunicare con i satelliti in orbita. Le ground station del sistema MUOS, come si evince da uno studio del Politecnico di Torino, costituiscono un rischio per l’inquinamento elettromagnetico del territorio in cui sono ubicate. I dati progettuali USA indicano chiaramente che i raggi principali delle antenne raggiungono i limiti di emissione elettromagnetica solamente dopo molte decine di Km di distanza dalle stazioni, risultati confermati dallo studio del politecnico di Torino. Una delle quattro stazioni terresti del sistema MUOS è ubicata in un sito siciliano. La C.da Ulmo di Niscemi (CL). Il sito è all’interno della riserva naturale Orientata “Sughereta di Niscemi”, nonché lo stesso è definito Sito SIC di Importanza Comunitaria insieme al limitrofo Bosco di S.Pietro (Caltagirone). Oltre all’importanza naturalistica del sito, la pericolosità della installazione è dovuta all’estrema vicinanza con la popolazione residente. Un comprensorio già martoriato sotto l’aspetto ambientale di oltre 300’000 abitanti: Gela, Vittoria, Caltagirone, Niscemi, Butera, Riesi, Mazzarino, Acate, Mazzarrone, PiazzaArmerina, San Cono, Mirabella Imbaccari, Chiaramonte Gulfi, San Michele di Ganzaria e Vizzini. Inoltre il sito scelto è già sede dell’impianto di trasmissione radio della marina militare statunitense più grande del mediterraneo, conta di 41 antenne in media e bassa frequenza che vengono e verranno usate per le comunicazioni sottomarine di un quarto del globo anche dopo l’installazione del MUOS. Tale comprensorio è già stato definito Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) dallo Stato Italiano. Lo studio del Politecnico di Torino ha messo in luce evidenti problematiche legate alla funzionalità e sicurezza dell’aeroporto di Comiso in quanto le tre grandi Antenne produrranno effetti di disturbo alle comunicazioni radar dell’aeroporto. La procedura di Valutazione Ambientale richiesta dal Ministero della Difesa nel 2006 alla Regione Siciliana si è conclusa nel 2011 con l’approvazione da parte della Regione del progetto pur con la contrarietà del Comune di Niscemi. La procedura non ha tenuto conto in pieno gli impatti elettromagnetici alla biocenesi, ne sulla salute della popolazione residente, ne sull’interferenza elettromagnetica all’aeroporto di Comiso. l Sindaci dei Comuni sopra indicati, unitamente ad associazioni e movimenti che stanno portando avanti una battaglia per il rispetto del territorio e del diritto alla salute delle popolazioni interessate
CHIEDONO
Al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Presidente della Regione Sicilia L’adozione di ogni utile provvedimento finalizzato alla revoca delle rispettive autorizzazioni rilasciate per l’inizio dei lavori di realizzazione del sistema Muos.
(Articolo tratto dal sito di Officina Rebelde)