Socrate è mortale?
Riceviamo e pubblichiamo questo contributo di Fabrizio Fasulo al dibattito sulla contestazione ai due candidati a sindaco di Palermo, Orlando e Ferrandelli, durante il corteo di chiusura del Forum Sociale Antimafia “Felicia e Peppino Impastato” 2012.
Socrate è mortale?
Dispiace rendersi conto di quanto la politica sia caduta in basso, se ci si ostina ad arrovellarsi intorno ad un episodio come questo. Ma nel momento in cui rispondo resto anche io, inevitabilmente, coinvolto nella cosa per cui tanto vale affrontare le questioni di petto. Primo punto: a Ferrandelli non è stato impedito di prendere parte al corteo. Ferrandelli è stato contestato, cosa CHE IN POLITICA DOVREBBE ESSERE L’ABC, il fondamento. Che una parte di un corteo esprima non invettive o offese, nè tantomeno aggredisca, per carità, ma manifesti dissenso e contrarietà credo sia una cosa assolutamente normale (sempre che si ammetta che un corteo porti contenuti e non sia solo un afflato etico da spettacolarizzare e da capitalizzare a vantaggio di chi se ne intesti una discutibile rappresentanza). Semmai il problema è che c’è chi cerca di farsi un po’ di pubblicità elettorale contando e confidando su una galassia mediatica atrocemente incapace. Che una componente politica esprima una contestazione, peraltro argomentata, seppur nei limitidi di quanto un corteo metta nelle condizioni di poter fare, credo sia una cosa sana. Di certo non una colpa o un peccato da stigmatizzare. Ferrandelli poteva, come credo abbia fatto, continuare il proprio corteo senza che si levassero cori di vibrante protesta per la “vittima” di non si sa bene che cosa. Credo che non riconoscere quanto la situazione politica, in Italia e in Sicilia, sia in drastico e tremendo mutamento peggiorativo sarebbe un grave errore. Per cui pretendere che una situazione come quella palermitana non dovesse avere riflessi in un contesto politicissimo come il 9 maggio sarebbe un atto di ipocrisia o di stoltagine, anche se credo che di stolti qui proprio non ce ne siano. Per quanto riguarda poi la questione degli slogan pro Orlando che, a quanto apprendo, sarebbero provenuti dal camion (non era quello del Forum, beninteso): scelta discutibile, in effetti, ma le realtà politiche che l’hanno assunta se ne assumano la responsabilità. La politica prevede scelte e responsabilità, conseguentemente giudizi e valutazioni. Vorrei però sapere, a questo punto, come mai nessuno dei corifei dell’indignazione si sia preso la briga di protestare quando il primo maggio, in occasione della partenza del corteo di commemorazione per le vittime di Portella, dal microfono ben asserragliato e protetto dentro la Casa del Popolo di Piana degli Albanesi uno degli oratori ufficiali non si è posto alcuno scrupolo nel dare indicazioni di voto per Ferrandelli. Forse che la CGIL può farlo e invece si può sparare ad alzo zero sull’organizzazione di un Forum che non gode delle stesse coperture e delle stesse sponsorizzazioni? Era forse meno offensivo e inopportuno far diventare Portella uno slogan filo Pd e pro Ferrandelli? Se entrambi gli episodi sono da esecrare (ma il primo maggio è stato ben peggiore, vista l’ufficialità che l’episodio ha assunto in seguito alla legittimazione che veniva direttamente dagli organizzatori) qualcuno ha peccato di falsa coscienza e disonestà, oltre che di ipocrisia, visto che ha parlato solo quando i rapporti di forza gli sono stati sfavorevoli. In caso contrario, se si assume che l’episodio del primo maggio non è grave nè degno di condanna allora non lo può essere certo quello di Cinisi. Sui manifestanti con le bandiere del PD: non ho assistito a nulla del genere (eppure ho partecipato al corteo dentro lo spezzone che sarebbe stato responsabile di una tale “infamia”) e vista la malafede serpeggiante non esiterei a credere che si tratti di una bufala. Ma se anche si è verificata qualcosa del genere allora è certo che si tratti di un episodio che non rende felici. Vorrei però che si riflettesse sul fatto che, a quanto dice Danilo, si sarebbe mossa una riserva sulle bandiere del Pd, non sulle persone che le bandiere le portavano. Possibile che si gridi all’intolleranza e non si capisca che, se davvero è successo, questo episodio dimostra che la politica è fatta dalle persone vere, che vivono e interpretano le contraddizioni del reale; una politica che non è monopolio esclusivo dalle segreterie nazionali, dai loro calcoli, con i loro rapporti da tenere in ombra, con Goldman Sachs, Trilateral e Co.. Ferrandelli, ed eventualmente il Pd, sono stati contestati politicamente, perchè chi ha sentito di farlo non condivideva politicamente le scelte politiche di cui questi soggetti si sono resi e si rendono responsabili. Non si tratta di fare sillogismi sulla mafia, intesa come qualcosa che si contagi per contatto o qualcosa cui si partecipi per essenza. Socrate è mortale perchè è un uomo. No. Ferrandelli non è mafioso perchè toccato da Lumia che a sua volta tocca Lombardo. Non lo è neanche perchè abbraccia Vizzini (spero che Aristotele non se la prenda….) o perchè alle primarie vanno a votare le truppe cammellate del centro destra e dell’MPA. Qui il problema non è disquisire delle essenze presunte delle persone ma semmai chiedersi quale sia la natura di un progetto politico: è legittimo esprimere dissenso civile (perchè è stato civilissimo…) verso scelte politiche ritenute di contiguità con determinati ambienti e con specifici progetti politici? Si può sperare che invece del moralismo ci si possa non stupire se un’area politica esprima il proprio fastidio verso chi è ritenuto politicamente criticabile? Forse no, in effetti. Però sarebbe gradito non scomodare la logica, quasi che tutto sia chiaro e lineare, deducibile, immediato. Perché è tutto molto più contraddittorio e ingarbugliato…
(Fabrizio Fasulo)
Complimenti … Preciso, chiaro, concreto.
Hasta siepre!