#SYRIZA: RIVOLUZIONE TRADITA o SOGNO CHE CONTINUA?
Non si fa altro negli ultimi giorni che parlare di un possibile accordo raggiunto tra Tsipras e l’UE; c’è chi parla di vittoria e scacco all’austerity, chi invece di sconfitta del sogno rivoluzionario che aveva visto vincere le elezioni di fine gennaio. A distanza ormai quasi di un mese, le parole del “vecchio” Glezos ( “Se ribattezzi la Troika in ‘Istituzioni’, i Memorandum in ‘Accordo’ e i Creditori in ‘Partners’ è come se chiami la carne con il nome del pesce, senza cambiare la situazione precedente.”) aprono all’interno del Partito-Movimento Syriza una discussione devastante; Glezos ha parlato di rivoluzione tradita, di scuse da rivolgere ai greci per il sogno infranto e del pericolo contingente di una possibile svolta autoritaria fascio-poliziesca. Al momento tutte queste, sono solo supposizioni ed è chiaro che bisognerà aspettare qualche mese per capire meglio dove naviga il futuro governo di sinistra.
A guardare meglio la situazione, i movimenti popolari che hanno contribuito non poco alla vittoria di Tsipras sono attraversati da un intenso dibattito che non può che fare bene; inoltre non tutti hanno dato fiducia a Syriza e nonostante la cavalcata vittoriosa, la sinistra in Grecia, per fortuna ha tante anime ( KKE, Pame, Movimenti di lotta popolari, Entarsia) che al di là della disputa, si vince-si perde hanno costruito una riflessione politica che in Italia sarebbe impossibile riproporre.
Manifestazione Antiausterity ad Atene
Anche le stesse realtà anarchiche hanno avviato una seria riflessione sui movimenti, sulle lotte e sui possibili scenari politici in caso di fallimento del sogno di Syriza. La lunga analisi dei compagni dello spazio K-Vox di Atene è un ottimo spunto di analisi per tutti, sia in Grecia che in tutta Europa. Il sogno di vedere almeno una volta la sinistra quella vera vincere le elezioni è un’arma a doppio taglio, che potrebbe gettare, in caso di insuccesso, i paesi in mano a governi fascisti o polizieschi; per alcuni tale possibilità in Grecia sta già accadendo e rappresenta la cinica decisione dei poteri forti di far fallire il progetto Syriza per sostituire il tutto con governi più reazionari o peggio con una nuova dittatura poliziesco-militare.
A questo bisogna essere preparati se non si vuole trasformare il sogno in un incubo. Forse è proprio questo il senso delle parole di Glezos, dense di ansia e paure all’orizzonte; l’opportunità concessa alle sinistre greche non è una cosa di poco conto ma la coerenza e la capacità di portare dentro i palazzi del potere le istanze popolari o sono reali oppure rischiano di travolgere tutto e tutti.
Le prossime mosse saranno decisive per capire se c’è ancora uno spettro che si aggira per l’Europa ed è partito da Atene o se invece ancora una volta quel sogno che da 150 anni vaga qua e là continuerà a non trovare pace, perchè sempre a voler usare le parole di Glezos, “Prima di tutto, tra oppresso e oppressore non può esserci un compromesso, come tra lo schiavo e il padrone l’unica soluzione è la Libertà!”.
Per saperne di più: www.atenecalling.org
La rivoluzione comincia ora….sempre che non ci si metta di traverso l’ alleanza fra Renzisti e puristi che da sponde opposte incrociano il loro fuoco su di un governo che ha 20 giorni e che da solo sta sfidando quel popo’ di roba che tutti ben sappiamo.
Se conoscete qualcuno che ha ottenuto di piu mandatelo subito in soccorso anziche’ dare una mano a chi vuole affossare questo disperato tentativo di alzare la testa.